Le reti di monitoraggio delll’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - Osservatorio etneo hanno "registrato alle 10:24 una repentina variazione dei parametri monitorati, con variazione del segnale sismico”
Nuova forte esplosione questa mattina dal cratere dello Stromboli, che ha provocato l'emissione di un'alta nube lavica e una “pioggia” di cenere sull’isola. Anche l’abitato è stato coperto da materiale piroclastico. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - Osservatorio etneo di Catania comunica che le reti di monitoraggio hanno "registrato alle 10:24 una repentina variazione dei parametri monitorati, con variazione del segnale sismico”. Al momento non si registrano danni a cose o persone. Per gli abitanti "va tutto bene, è il solito spettacolo del vulcano".
L’evento fa seguito all’esplosione della scorsa settimana, avvertita distintamente dagli abitanti dell'isola dell'arcipelago delle Eolie.
I dati rilevati
L'Ingv-Oe spiega che "attraverso le telecamere di sorveglianza è stata osservata una esplosione di maggiore intensità dall'area centro-meridionale" e che "i prodotti emessi sono ricaduti abbondantemente lungo la Sciara del fuoco". Dal punto di vista sismico il fenomeno, ben visibile a tutte le stazioni sismiche di Stromboli, è caratterizzato da una sequenza di eventi esplosivi e di frana durata 4 minuti. Per quanto riguarda l'ampiezza del tremore vulcanico "non si segnalano variazioni significative".
Innalzato il livello di allerta
Dopo l'esplosione è stato innalzato il livello di allerta che passa da "attenzione" a "preallarme". Lo ha stabilito il dipartimento regionale della Protezione civile, sulla base delle informazioni fornite dai centri di competenza e in funzione dell'evoluzione dello scenario eruttivo. Considerata la natura imprevedibile del vulcano, eventi esplosivi improvvisi possono verificarsi indipendentemente dai potenziali scenari di rischio e dalle correlate fasi operative dichiarate e per questo il sindaco Marco Giorgianni è stato invitato ad adeguare il modello di intervento e adottare ogni provvedimento per la sicurezza della popolazione. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Osservatorio etneo, in una nuova nota ha riferito che "le reti di monitoraggio hanno registrato il rientro dei parametri alla normale attività".
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