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Villabate, aggredisce dottoressa poi scappa: arrestato

Sicilia

Il medico è stato aggredito da un uomo che chiedeva una visita domiciliare perché la madre stava male. La dottoressa ha chiesto i dati per attivare il servizio, ma è nata una discussione e l'uomo ha iniziato improvvisamente a picchiarla

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Una dottoressa in servizio alla guardia medica di Villabate, in provincia di Palermo, è stata aggredita ieri sera da un uomo daia 32 anni che chiedeva una visita domiciliare perché la madre stava male. Il medico ha chiesto i dati per attivare il servizio, poi è nata una discussione e l'uomo ha iniziato improvvisamente a picchiarla. Dopo che l'uomo è scappato la dottoressa ha chiamato i colleghi del 118 che a loro volta hanno dato l'allarme ai carabinieri. L'aggressore è stato rintracciato e arrestato. Dopo la segnalazione del medico, sul posto sono arrivate due ambulanze, una ha soccorso la donna mentre l'altra si è recata in casa dell'aggressore per la paziente che aveva bisogno di cure. I carabinieri sono riusciti a rintracciare l'aggressore e lo hanno portato in caserma per interrogarlo e valutare la sua posizione. La prognosi per la dottoressa è di sette giorni.

Assessore Razza: "Massima vicinanza a vittima"

"Un atto di violenza nei confronti di un camice è un'aggressione allo Stato - dice l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza -. Esprimo massima vicinanza nei confronti della professionista della Guardia medica di Villabate aggredita e sono grato ai carabinieri che hanno prontamente arrestato chi si è macchiato di tale infamia. Come previsto, l'Asp di Palermo si costituirà parte civile nel processo in cui stavolta potrà essere applicata la nuova legge che introduce delle aggravanti nel caso in cui i fatto siano commessi a danno di operatori sanitari. Le pene possono arrivare fino a 16 anni".

La solidarietà dell'Asp Palermo

Sulla vicenda la direzione aziendale dell'Asp di Palermo esprime "la massima solidarietà, supporto ed appoggio" alla dottoressa aggredita. "Ancora una volta è avvenuto un fatto molto grave - dice il direttore generale dell'Asp di Palermo, Daniela Faraoni - avvenuto all'interno di un presidio in cui il medico agisce sempre nell'esclusivo interesse del paziente, nel rispetto di norme deontologiche e nell'esercizio delle sue funzioni. Una vile aggressione ai danni di un professionista appartenente al mondo della sanità che tutti giustamente elogiamo per l'impegno e la dedizione dimostrato durante questo difficile periodo di emergenza".