Secondo una prima ipotesi, il bimbo non sarebbe stato legato al seggiolino di sicurezza, finendo contro il parabrezza nell'incidente dello scorso 3 agosto e ferendosi in modo grave. Ma il legale del padre precisa: "Si era rotto durante un sinistro precedente a quella data". Gli esami su eventuali tracce di sangue all'interno dell'auto hanno dato esito negativo
"Il parabrezza dell'auto di Viviana era già lesionato, prima del 3 agosto scorso: si era rotto durante un sinistro precedente a quella data". A precisarlo è Daniele Mondello, marito della donna e padre del piccolo Gioele, tramite il suo legale, l'avvocato Pietro Venuti.
Secondo una prima ipotesi degli inquirenti, infatti, la lesione al parabrezza poteva essere messa in relazione con l'incidente stradale nella galleria Messina-Palermo che Viviana Parisi ha avuto il giorno della scomparsa e collegata a un impatto di Gioele, che non sarebbe stato legato al seggiolino di sicurezza, avvalorando ulteriormente la tesi che il piccolo sia rimasto ferito nell’auto e morto poco dopo. All'interno dell'Opel Corsa di Viviana Parisi, abbandonata dalla dj prima di fuggire via tra la vegetazione, sono state trovate anche tracce biologiche. (LE TAPPE)
Negativi gli esami all'interno dell'auto su eventuali tracce di sangue
"Gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all'interno del mezzo e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue". Lo scrive in una nota il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, sottolineando che "pertanto, non è ancora possibile formulare, allo stato, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele". Ieri, si legge nella nota, "si è concluso un ulteriore ciclo di prelievi ed accertamenti sulla autovettura Opel Corsa in uso a Viviana Parisi al momento dello svolgimento dei fatti. Gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all'interno del mezzo e sul parabrezza - aggiunge - hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue. Il lavoro del collegio di consulenti incaricati degli esami autoptici, genetici e morfologici, nominato il 25 agosto, è tuttora in corso ed è nelle sue fasi iniziali; tale compito, come è facilmente intuibile, si preannuncia lungo, complesso e, per forza di cose, articolato in numerose sessioni. Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, pertanto - sottolinea il procuratore di Patti - non è ancora possibile formulare, allo stato, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele. Come già detto in precedenza, questo ufficio prosegue tuttora le indagini in ogni direzione, senza tralasciare alcuna ipotesi".
Oggi altri accertamenti tecnici irripetibili
Gli inquirenti stanno dunque approfondendo l’ipotesi della morte accidentale del piccolo Gioele ma, per non escludere alcuna pista, la Procura di Patti ha disposto per oggi pomeriggio accertamenti tecnici irripetibili in "casolari, allevamenti, abitazioni rurali e pertinenze ubicati in prossimità del luogo di ritrovamento del corpo e di resti di Viviana Parisi e Gioele Mondello".
"Siamo riuniti al commissariato di Sant'Agata di Militello e con noi c'è la polizia scientifica, i consulenti e sono stati convocati anche tutti gli allevatori della zona dove è stato ritrovato i corpi di Viviana e Gioele. A breve ci sposteremo nelle campagne di Caronia dove verranno fatti degli accertamenti tecnici non ripetibili", ha fatto sapere l'avvocato Pietro Venuti legale del marito di Viviana Parisi, Daniele Mondello, che parteciperà agli accertamenti. Saranno anche eseguiti dei prelievi di saliva di animali. In seguito saranno effettuati accertamenti con il Luminol alla "ricerca di eventuali tracce ematiche e biologiche". "Secondo noi - osserva il penalista - questi esami andavano fatti prima, ma comunque siamo soddisfatti che la Procura abbia deciso di eseguirli".
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Proseguono le ricerche di altri resti. Prossima settimana riunione consulenti
Intanto, proseguono anche oggi, e andranno avanti fino a sera, le ricerche di altri possibili resti del piccolo Gioele sulla collina di Caronia. Le operazioni hanno preso il via ieri, con i vigili del fuoco che hanno disboscato l’area, ma l’esito è stato negativo. Sul posto ora è presente la Polizia scientifica.
È fissata invece per la prossima settimana una riunione al Policlinico di Messina a cui prenderà parte con la maggior parte dei consulenti per fare il punto della situazione sugli esami effettuati sul bimbo.
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