Ieri parenti e amici della giovane hanno presidiato simbolicamente l'ospedale chiedendo alle isituzioni regionali di recarsi sull'isola. Al loro appello si unisce anche l'arcivescovo Accolla: "Non abbandonate le Eolie"
Chiedono al governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, di recarsi a Lipari gli amici e i parenti di Lorenza Famularo, la ragazza di 22 anni morta la notte del 23 agosto, che da ieri stanno occupando simbolicamente l’ospedale isolano. La protesta si è poi spostata nel porto dell'isola. La giovane si era recata in pronto soccorso con forti dolori in varie parti del corpo, soprattutto all’addome. Le sono stati somministrati degli antidolorifici, ma durante la notte è deceduta.
Dopo la sua morte, l’Asp di Messina ha aperto un’indagine interna, che al momento ha portato alla sospensione di un infermiere. Il caso è anche al centro di un’inchiesta da parte della procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
La protesta
La manifestazione è stata organizzata dal fidanzato della vittima, A. M., insieme ai familiari, amici e tanti isolani che hanno risposto in massa. Il corteo, composto da circa un migliaio di persone, è partito dall'ospedale e si è snodato per la piazza di Marina Corta, il Corso e la banchina di Sottomonastero. L'approdo degli aliscafi è stato occupato da un centinaio di persone rallentando il traffico marittimo: due aliscafi sono in attesa in rada e un terzo è stato fatto approdare nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. Per un po' non si è permesso lo sbarco dei passeggeri, tra i quali molti turisti. Presenti anche i carabinieri, il sindaco di Lipari e la guardia costiera. Il nosocomio è attualmente occupato da familiari e amici della giovane che chiedono la presenza nell'isola delle Eolie del governo regionale.
Musumeci: "In arrivo l'assessore alla Salute"
"Ho chiesto all'assessore regionale per la Salute di essere nei primi giorni della prossima settimana a Lipari, per incontrare l'amministrazione comunale e una rappresentanza del Comitato per l'ospedale". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito della protesta di Lipari. "Ma sarebbe giusto - ha aggiunto il governatore - tenere separate due questioni profondamente diverse: la dolorosa scomparsa della giovane donna, per la quale la Regione ha subito disposto un'ispezione (da cui sembrerebbero emergere profili di responsabilità personale); se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi. Diversa è la questione della fase di avanzamento dell'attuazione della Rete ospedaliera su Lipari". "I cittadini dell'Isola - ha concluso Musumeci - rivendicano giustamente maggiori attenzioni e il loro grido d'allarme sarà ascoltato, con la dovuta attenzione. C'è anche il mio impegno. Ma le occupazioni e gli atti di forza servono solo a creare disagi a chi non ha colpe. Concorderemo assieme alla comunità locale il da farsi, ma in un clima di responsabile dialogo".
Ieri i funerali
Intanto, nella giornata di ieri si sono svolti i funerali della giovane. “Le Eolie, a motivo dell'isolamento e dei disagi dei trasporti durante l'inverno, e a causa del sovraffollamento che si registra nel periodo estivo, hanno bisogno di un presidio continuo ben organizzato e di risorse concrete che garantiscano sicurezza e salute”, ha detto l’Arcivescovo Giovanni Accolla, il cui appello è rivolto alle istituzioni regionali: “A loro chiedo che si presti un'attenzione maggiore e, per quanto è in loro potere, che si provveda a non lasciare abbandonate le Eolie”.
Anche il comitato "L'ospedale non si tocca" fa sentire la sua voce: "Pretendiamo di sapere sia dal direttore generale dell'Asp, sia dall'assessore regionale alla Salute come intendono intervenire affinché l'ospedale sia messo in condizione di funzionare pienamente”.
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