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Enna, presunto boss di Cosa nostra condannato a 26 anni di carcere

Sicilia

L'uomo, per il quale il Tribunale ha disposto l'interdizione dai pubblici uffici durante l'esecuzione della pena e tre anni di libertà vigilata dopo la fine della condanna, è accusato di associazione mafiosa 

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Il Tribunale di Enna ha condannato a 26 anni di reclusione per associazione mafiosa il presunto boss S. S., 74 anni, ritenuto il reggente di Cosa nostra in provincia. Assolto, invece, "per non avere commesso il fatto", in accoglimento della richiesta del Pm, A. T., 57 anni, di Troina. Nei confronti del capomafia il Tribunale ha disposto l'interdizione dai pubblici uffici durante l'esecuzione della pena e tre anni di libertà vigilata dopo la fine della condanna.

Le indagini

La sentenza riguarda il processo ordinario, sei indagati sono stati già giudicati in abbreviato, nato dall'operazione 'Goodfellas' condotta dalla polizia di Enna e coordinata dalla Dda di Caltanissetta. Secondo l'accusa, il gruppo, oltre a imporre il pizzo a commercianti e imprenditori, grazie a intimidazioni e danneggiamenti, avrebbe permesso ad alcuni degli imputati di operare senza concorrenza a Leonforte e Agira.