"Agiamo nell'interesse della verità", ha detto l’avvocato Cunsolo, legale di G.S., il guardiano del fondo agricolo che ha confessato di aver ucciso Massimo Casella, 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19 anni, e ferito una terza persona
"Siamo di fronte a famiglie distrutte, al dolore dei familiari per le due vittime. Agiamo nell'interesse della verità. Per questo abbiamo chiesto l'incidente probatorio, nomineremo consulenti per l'esame autoptico e nomineremo uno specialista in psichiatria. Per capire se la patologia di chi soffre il mio cliente possa avere influito". Sono lo parole dell’avvocato Rocco Cunsolo, legale di G.S., il 42enne guardiano del fondo agricolo di contrada Xirumi, nel Siracusano, che ha confessato di aver ucciso Massimo Casella, 47 anni, e Agatino Saraniti, di 19 anni, catanesi, e ferito un 36enne che si trova ancora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Garibaldi di Catania.
La convalida dell’arresto
Ieri, il gip del capoluogo etneo ha convalidato l’arresto del 42enne, accusato di duplice omicidio e tentato omicidio. Nella nota diffusa ieri dalle procure di Catania e Siracusa, si legge che l’uomo "al primo interrogatorio davanti alla polizia ha rilasciato spontanee dichiarazioni, confessando di avere esploso col proprio fucile diversi colpi all'indirizzo di tre soggetti da lui sorpresi ed inseguiti al fine di impedire la sottrazione definitiva delle arance che avevano trafugato". Il guardiano ha spiegato che "gli uomini lo avrebbero intimorito con minacce di morte ed avrebbe pertanto sparato verso di loro ad una distanza di circa 15 metri per allontanarli”. Ulteriori indagini sono in corso per "far luce sul movente e sull'esatta dinamica dei fatti descritti da G.S., anche in ragione degli accertamenti esperiti dai medici-legali che da una preliminare analisi esterna hanno rilevato che i colpi risultano esplosi a distanza ravvicinata".