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Palermo, furto e danni alla base scout realizzata in un bene confiscato alla mafia

Sicilia

Il terreno, nel quartiere di Altarello di Baida in via Micciulla, è stato sequestrato per disposizione di Giovanni Falcone, il 17 giugno 1980, e rientra tra i primi beni confiscati alla mafia. Ancora da quantificare il danno 

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Una base scout realizzata a Palermo in un bene confiscato alla mafia è stata vandalizzata. I malviventi hanno messo fuori uso il sistema di allarme e videosorveglianza della base "Volpe Astuta", nel quartiere di Altarello di Baida, in via Micciulla, dalla quale sono stati rubati alcuni attrezzi che gli scout usano per la manutenzione dei locali. Il danno subito è ancora da quantificare. Il terreno sul quale sorge la base degli scout è stato sequestrato per disposizione di Giovanni Falcone, il 17 giugno 1980, e rientra tra i primi beni confiscati alla mafia al boss Filippo Piraino affiliato al clan degli Inzerillo, il decreto di confisca è stato emesso dal Tribunale di Palermo. La struttura è stata data in concessione all'Agesci e sull'accaduto indaga la polizia.

Il prefetto di Catania: "Costante vicinanza delle istituzioni"

In un'altra città siciliana, Catania, è stata ribadita dal prefetto Claudio Sammartino la "costante vicinanza delle istituzioni" al rappresentante nazionale dell'Agesci, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, che ha incontrato, accompagnato da responsabili regionali e della sezione di Ramacca, dopo i recenti danneggiamenti alle proprie sedi in immobili confiscati alla mafia. Sammartino ha inoltre sottolineato come "il valore strategico dell'educazione nei giovani debba costituire la leva che consenta di rialzarsi e ripartire immediatamente. Le istituzioni - ha aggiunto - continueranno a seguire con particolare attenzione la vicenda che vede il coinvolgimento di beni confiscati alla mafia, il cui utilizzo da parte dell'Associazione e dei giovani che ne fanno parte assume un particolare rilievo in un'ottica e funzione sociale, motivo per cui devono essere ripristinati e restituiti al più presto alle loro funzionalità". Il rappresentante nazionale dell'Agesci ha riferito al prefetto degli esiti di un incontro con i vertici nazionali dell'Associazione avvenuto stamattina nella sede di Ramacca, esprimendo i propri ringraziamenti nei confronti della prefettura, "prontamente intervenuta per offrire il proprio supporto e dare impulso alle attività di ripristino dei beni che hanno subito furti e danneggiamenti".