La donna si era presentata una prima volta in pronto soccorso il 15 gennaio. "Aveva febbre alta, sono stati eseguiti degli esami di routine. Però poi ha firmato le proprie dimissioni ed è andata via", ha detto il direttore sanitario dell'ospedale San Giovanni di Dio
La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta sulla morte della giornalista e insegnante L. G., uccisa dalla malaria a 44 anni. Il fascicolo è a carico di ignoti e l'ipotesi di reato è omicidio colposo. La donna è deceduta la scorsa notte all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove era ricoverata. Dopo Capodanno aveva fatto un viaggio in Nigeria con alcuni amici: lì avrebbe contratto la malattia.
L'inchiesta
La Procura sta già disponendo l'acquisizione delle cartelle cliniche in ospedale e l'esame autoptico. Rinviati pertanto i funerali, che erano stati previsti per domani pomeriggio. Dell'inchiesta si occupa il pubblico ministero Elenia Manno, mentre il procuratore capo Luigi Patronaggio e l'aggiunto Salvatore Vella seguiranno le indagini della sezione carabinieri.
L'attesa al pronto soccorso e le dimissioni
La donna si era presentata in un primo momento al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio il 15 gennaio, quando aveva aspettato nove ore prima di essere visitata per poi firmare le proprie dimissioni. "La paziente - ha detto Antonello Seminerio, direttore sanitario dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio - è arrivata una prima volta al pronto soccorso il 15 gennaio, alle ore 11,40 circa. Dopo circa 4 ore è stata visitata e presa in carico con un codice verde. Aveva febbre alta, sono stati eseguiti degli esami di routine. Però poi la paziente ha firmato le proprie dimissioni ed è andata via - ha spiegato il direttore -. E' ritornata dopo 5 giorni ma era già in coma, in condizioni critiche ed è stata quasi subito ricoverata in Rianimazione. Ci siamo confrontati anche con centri specialistici a Palermo soprattutto e a Roma per seguire i protocolli terapeutici previsti in questi casi". Non c'è ancora nessuna inchiesta interna. "Ci riserviamo tutte le azioni opportune - ha spiegato Seminerio - in base a quello che emergerà dalla documentazione".
I familiari presentano un esposto
I familiari hanno presentato un esposto alla Procura di Agrigento, per chiedere di fare luce su eventuali responsabilità e negligenze del personale sanitario. I parenti della 44enne hanno formalizzato una denuncia sottolinando che la donna si era presentata al pronto soccorso con la febbre alta e aveva detto ai medici di essere stata in Africa.
Nota dell'assostampa
"I giornalisti agrigentini e l'intera città piangono la scomparsa della collega", afferma una nota dell'assostampa. "Era una collega caparbia, scrupolosa e dalla grande umanità. Per oltre 15 anni ha collaborato con il Giornale di Sicilia e col sito Agrigentonotizie".