Gli indagati sono indicati come appartenenti al clan Santangelo, attivo nella zona, e considerato un'articolazione locale della famiglia catanese Santapaola-Ercolano
Ad Adrano, in provincia di Catania, i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone accusate, a vario titolo, di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di due imprenditori di Biancavilla. Gli indagati - C.S. di 51 anni, S.S. di 45 e G.C di 44 - sono indicati come appartenenti al clan Santangelo, attivo nella zona, e considerato un'articolazione locale della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano.
Le indagini
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i tre avrebbero minacciato le vittime per un recupero credito vantato da una cooperativa di cui uno di loro era socio nei confronti di un'altra coop in fase di liquidazione. Durante le intercettazioni, gli arrestati si rivolgevano alle persone offese con frasi intimidatorie come "tu mi devi dare i soldi. Io penso che a qualcuno gli faccio male perché giustamente io non mi posso muovere devo andare a lavorare, a rubare non ci so andare, ma a fare male alle persone lo so fare"; "Mi sto seccando ora, non mi voglio seccare. Io ti voglio bene e tu non mi stai volendo bene. Tu mi stai portando a un punto che mi devo comportare male, io non mi devo comportare male, ti ho detto. Mi sono messo a disposizione, mi metto a disposizione. Se hai un problema con qualcuno mi puoi venire a chiamare, ti insegno la mia abitazione...". Inoltre, per convincerli a pagare e tacere sono stati gravemente intimiditi: "Se te ne vai dai carabinieri e li porti qua - è stata la minaccia rivolta a uno dei due - io li lego insieme a te nel paraurti della macchina e ci facciamo un giro per la strada!".