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Palermo, Gesù bambino nero sull’altare della cattedrale durante la messa di Natale

Sicilia

La statuetta, proveniente dalla Tanzania, è stata deposta dove si trovano anche le spoglie di don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia e proclamato beato. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’arcivescovo Corrado Lorefice  

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Un Gesù bambino di colore nero è stato deposto sull'altare della cattedrale di Palermo dall'arcivescovo del capoluogo siciliano, Corrado Lorefice, durante la messa di Natale, celebrata a mezzanotte e nel segno dell'accoglienza ai migranti. La statuetta è stata adagiata nello stesso luogo in cui si trovano anche le spoglie di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio (quartiere palermitano) ucciso dalla mafia e proclamato beato.

La cerimonia

Un'iniziativa fortemente voluta dall'arcivescovo, da sempre in prima linea nella difesa dei migranti e delle persone più deboli. La scena della Natività è stata riproposta al termine della processione nella cattedrale. Dal corridoio centrale, procedendo verso l'altare, è avanzato un piccolo corteo formato da otto bambini vestiti di bianco e di blu (sei italiani e due stranieri), che hanno portato candele e composizioni floreali. Dietro di loro, un italiano e una donna di colore hanno trasportato la statuetta di Gesù.

L'omelia dell'arcivescovo di Palermo

L’arcivescovo di Palermo, nel corso della sua omelia durante la messa, ha affermato: "Nel Natale di Gesù la via di Dio è l'uomo. Natale ci ricorda che dobbiamo ripartire dall'uomo. Noi non possiamo avere altra via per rimanere umani, per alimentare la fede cristiana e condividerla in questo nostro tempo che conosce il travaglio della custodia del volto autentico dell'uomo".
Monsignor Lorefice ha ricordato anche le parole del papa: "Siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall'umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. Abbiamo estremo bisogno che tu riveli in noi la tua semplicità avvicinando noi, anzi la chiesa e il mondo tutto, a te. Il mondo è stanco e sfinito perché fa a gara a chi è il più grande. C'è una concorrenza spietata tra governi, tra chiese, tra popoli, all'interno delle famiglie, tra una parrocchia e un'altra: chi è il più grande tra di noi? Il mondo è piagato da ferite dolorose perché il suo grande morbo è: chi è il più grande?"

La storia della statua

La statua di Gesù bambino nero proviene dalla Tanzania. A donarla al parroco della cattedrale, monsignor Filippo Sarullo (in occasione del 25esimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale), sono stati alcuni missionari del Paese africano.