Messina, genitori indagati per stalking nei confronti dei vicini allontanati da casa
SiciliaLa vicenda era stata inizialmente denunciata dall’attrice Maria Grazia Cucinotta, che aveva riferito all'ANSA come il provvedimento riguardasse anche il figlio 13enne della coppia, con gravi problemi psichici. La procura ha però smentito: "Nessun minore coinvolto"
Una coppia, con una bambina di 8 anni e un figlio 13enne con gravi problemi psichici, è stata allontanata da casa poiché indagata per stalking nei confronti dei propri vicini. È quanto si legge in una nota diffusa dalla procura di Messina, in risposta a una denuncia di Maria Grazia Cucinotta. L'attrice, che ha preso a cuore la vicenda, aveva raccontato all'ANSA di come il provvedimento riguardasse anche il figlio disabile della coppia.
"Nessun provvedimento di allontanamento è stato disposto nei confronti di soggetti minori di età. Il gip di Messina ha emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento a carico di una coppia perché gravemente indiziata del reato di stalking nei confronti di alcuni vicini di casa. Nessun riferimento riguardava presunte disabilità del minorenne figlio della coppia indagata. Le condotte persecutorie consistite in insulti, pedinamenti, lanci di oggetti, frapposizione di ostacoli che impedivano l'accesso a casa delle vittime, sono imputate solo ai genitori e sono state ritenute gravi perché ripetute nel tempo in modo ossessivo", riferisce la nota della procura.
La denuncia di Maria Grazia Cucinotta
Inizialmente, l’episodio era stato raccontato dall'attrice. Secondo la Cucinotta, il ragazzino, affetto da Adhd (una grave sindrome psichica) sarebbe stato a sua volta allontanato da casa tramite provvedimento del gip "perché una coppia di vicini, dicendosi esasperata dal comportamento del ragazzo, aveva presentato denunce. Il giudice aveva addirittura deciso di applicare il braccialetto elettronico ai genitori del giovane, per dissuaderli dall'avvicinarsi all'abitazione", le sue parole riportate dall'ANSA. La procura di Messina ha però successivamente smentito il coinvolgimento dei minori della famiglia ed escluso dalle motivazioni del provvedimento le condizioni di salute del 13enne.
Il commento del legale dei vicini
"La famiglia da oltre due anni è vittima delle condotte vessatorie dei genitori del piccolo, incapaci di gestire al meglio la disabilità del figlio”, spiega l'avvocato Marco Di Mauro, legale della famiglia che ha denunciato per stalking i genitori del tredicenne. I figli dei querelanti, anche loro minori, "vivono nel terrore", riferisce il legale, che stigmatizza l'iniziativa di Maria Grazia Cucinotta, la quale “ha omesso di parlare dei pedinamenti e lanci di oggetti posti in essere dalla famiglia”. L’attrice ha anche definito "abnorme" il provvedimento cautelare emesso dal Gip, ossia il divieto degli indagati di avvicinarsi al palazzo dove risiedevano e il braccialetto elettronico, provvedimento, osserva il legale, "che non nasce da una nostra richiesta". Di Mauro aggiunge che i suoi clienti sono "dotati di allarme nel caso in cui vi sia una violazione della distanza cautelare".
"La storia - conclude - non è culminata in tragedia perché un intelligente pm ha agito prima e non dopo che venisse perpetrato un nuovo reato".
Le parole dell’avvocato della famiglia
Il legale della famiglia coinvolta, Nino Favazzo, ha spiegato: "Disponendo l'allontanamento dei genitori per un raggio di 500 metri dal condominio, di fatto, si impedisce alla famiglia di occupare l'appartamento", che si trova in un palazzo di quattro piani, tutti abitati. "La procura - conclude il legale - ha chiesto la custodia cautelare in carcere per i genitori del disabile, il gip ha deciso per l'allontanamento".
La famiglia, tramite l’avvocato Favazzo, ha presentato ricorso al tribunale della Libertà: l’udienza è stata fissata per il prossimo lunedì 9 dicembre.