Il ragazzo, 23 anni, contattava i clienti attraverso i social network, che avevano anche la funzione di vetrina per pubblicizzare le proprie 'opere'
Nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, lavorava come tatuatore facendo arrivare i propri clienti a casa. Per questo è stato denunciato dalla polizia un 23enne di Palermo, G. F. Il ragazzo è stato scoperto dopo che gli agenti hanno bloccato due giovani clienti appena usciti da casa sua, in via Padovani. I due hanno riferito di essersi recati lì per fare un tatuaggio e di aver contattato il 23enne attraverso i social network, che per il tatuatore avevano anche la funzione di vetrina.
Allestito uno studio in casa
Il ragazzo aveva allestito in casa uno studio completo di lettino, flaconi di inchiostro, disinfettanti, vasellina e numerosi aghi, oltre ad album illustrativi, carta di vario tipo, computer e stampanti. Tutto il materiale è stato sequestrato dai tecnici dell'Asp.