In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Messina, mafia: confiscato patrimonio per 32 milioni a imprenditore

Sicilia
La confisca della Dia di Messina (ANSA)

L'indagato è sotto processo anche per due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso nel luglio del 1998 in un bar e quello di Domenico Tramontana, boss della zona di Terme Vigliatore ucciso nel 2001 a Barcellona Pozzo di Gotto

Condividi:

La Dia di Messina ha eseguito un provvedimento di confisca nei confronti di P.N.M., ritenuto appartenente al clan mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto. Il patrimonio confiscato ammonta a 32 milioni di euro. M., detenuto nel carcere di Viterbo al 41 bis, nel tempo è riuscito ad acquisire il monopolio delle attività di ristorazione e di catering a Santa Lucia del Mela. A conclusione dell'inchiesta denominata "Sistema", è stato condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso alla società CO.GE.MAR. s.r.l. di Barcellona Pozzo di Gotto, costretta a pagare il "pizzo" per i lavori di consolidamento eseguiti a Gualtieri Sicaminò, nel Messinese.

La condanna

Inoltre, M. è stato condannato per la tentata estorsione a un cittadino iraniano, titolare di un'attività commerciale di tappeti persiani e di una struttura adibita a sala ricevimenti a San Pier Niceto. L'imprenditore è sotto processo per due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso nel luglio del 1998 in un bar e quello di Domenico Tramontana, boss della zona di Terme Vigliatore ucciso nel 2001 a Barcellona Pozzo di Gotto. Per i due delitti a luglio il pm ne ha chiesto la condanna all'ergastolo. La Dia ha confiscato quattro imprese, 14 immobili, 19 terreni, rapporti finanziari, anche intestati a terzi.