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Disperso sui monti Nebrodi da cinque giorni: ritrovato nel Messinese

Sicilia

L’odissea del 74enne in cerca di funghi è finalmente terminata: l’uomo è stato recuperato nei pressi di Caronia, disidratato ma in buone condizioni, e ricoverato in ospedale. Ai militari ha raccontato di aver dormito all'addiaccio 

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E' terminata questa mattina l’odissea dell’oculista messinese 74enne F.F., che dal pomeriggio di venerdì 18 ottobre risultava disperso sui monti Nebrodi. L’uomo, che aveva perso il senso dell’orientamento mentre era a cercare funghi, è stato ritrovato dai forestali questa mattina, verso le 8.30, in località San Costantino nel Comune di Caronia, a circa sei chilometri a valle da dove aveva lasciato l'auto venerdì scorso, (disidratato ma in buone condizioni di salute) ed è stato ricoverato all'ospedale di Sant'Agata di Militello (sempre in provincia di Messina).
Il 74enne aveva tentato di lanciare un segnale col proprio telefono, ma non era riuscito a dare indicazioni precise sulla sua posizione. Ai militari che l’hanno soccorso ha riferito di aver dormito all'addiaccio e di essersi mosso verso il luogo dove aveva lasciato la propria vettura prima di inoltrarsi nei boschi.

Il plauso di Musumeci

A loro hanno rivolto un plauso per il buon esito dell'operazione il governatore Nello Musumeci e l'assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro: "Siamo fieri - sottolinea il presidente della Regione - del nostro Corpo forestale, la cui presenza sul territorio è una garanzia assoluta per affrontare ogni tipo di emergenza". "Ancora una volta - aggiunge l'assessore Cordaro - si dimostra l'efficienza di un Corpo, tante volte vituperato, che invece ha tanti uomini validi ed è da questi che bisogna ripartire per il suo rilancio".

Le parole dell'avvocato della famiglia

"Ho avuto incarico - ha spiegato l'avvocato Nicola Giacobbe a nome della famiglia del 74enne- di esternare il sentito ringraziamento per l'eccezionale impegno profuso da tutti coloro che sono intervenuti in questi lunghi giorni di ricerche affannose e difficoltose del loro familiare, che fortunatamente si sono risolte in maniera positiva, nonostante il trascorrere del tempo e le difficoltà dovute alla conformazione dei luoghi. Rivolgo - ha aggiunto - quindi un sentito grazie al prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, al vice prefetto, Natalia Ruggeri, e a tutti coloro, tra corpi professionali, volontari e amici, che noncuranti della fatica si sono impegnati giorno e notte nelle ricerche".