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Omicidio a Canicattì, il sospettato confessa: “Sono stato io”

Sicilia
Foto di archivio (Fotogramma)

C. R., agricoltore in pensione di 68 anni, è accusato di aver ucciso Vincenzo Sciascia Cannizzaro con il quale in passato ha avuto numerosi litigi per questioni di vicinato 

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"Sono stato io, mi è venuto incontro in maniera violenta e ho sparato. Sono distrutto per quello che ho fatto, non ricordo bene", così C. R., agricoltore in pensione di 68 anni, fermato con l'accusa di avere ucciso il coetaneo Vincenzo Sciascia Cannizzaro, anche lui agricoltore, ha ribadito la sua versione davanti al Gip, Luisa Turco.

L'omicidio

L'indagato, difeso dagli avvocati Diego Guadagnino e Marcella Bonsangue, si è presentato davanti al giudice nella sala interrogatori del carcere Petrusa. Ora il magistrato dovrà decidere se convalidare il fermo, come richiesto dal pm, Paola Vetro, che nella tarda serata di venerdì, 11 ore dopo l'omicidio avvenuto in contrada Calici, aveva firmato il provvedimento. In precedenza polizia e i carabinieri avevano sentito diversi testimoni fra amici, parenti e conoscenti dei due che hanno confermato i numerosi litigi per ragioni di vicinato, per il diritto di passaggio su una strada interpoderale.