Uno dei detenuti è stato subito ripreso dalla polizia penitenziaria, l'altro era riuscito a fuggire, ma è stato poi ritrovato nei pressi della località Calderà dai carabinieri
Due detenuti erano fuggiti dal reparto psichiatrico numero otto del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, ma i carabinieri e la Guardia Costiera hanno li rintracciati ieri, sabato 13 luglio, in tarda serata. Uno dei detenuti è stato subito ripreso dalla polizia penitenziaria, l'altro era riuscito a fuggire, ma è stato poi ritrovato nei pressi della località Calderà dai militari. Per sfuggire alla cattura si era gettato in mare.
Il commento di Mimmo Mastrulli, coordinamento sindacale penitenziario
"A Barcellona cresce sempre di più il numero delle evasioni. Bisogna rimuovere subito il vertice responsabile della sicurezza locale e sostituire quelle sbarre alle finestre, di pochi centimetri e piatte, a quanto pare facilmente smuovibili", dice Mimmo Mastrulli del coordinamento sindacale penitenziario.
Chi sono gli evasi
Il primo evaso, Angelo Castronovo di 20 anni, è stato bloccato e catturato vicino alla casa circondariale, da un agente della penitenziaria libero dal servizio che lo ha riconosciuto, rincorso e bloccato. Dopo essere stato interrogato, l'uomo ha fornito indicazioni sulla possibile posizione del secondo evaso, Emanuele Gallaro di 23 anni, indicando la zona del mare di Barcellona. Quest'ultimo è stato poi individuato dalle forze dell'ordine sulla spiaggia di Calderà e, quando gli è stato intimato di fermarsi, il 23enne si è tuffato in mare. Dopo qualche ora di ricerca, l'uomo è stato avvistato in acqua tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. Raggiunto dalla motovedetta della capitaneria di porto, è stato poi arrestato.