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Catania, droga ed estorsioni: sgominata un'organizzazione mafiosa

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Secondo le accuse il gruppo criminale avrebbe gestito un giro di spaccio ed estorsioni con l'aggravante per avere commesso il fatto con il metodo mafioso 

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Dodici membri di un gruppo criminale, accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti detenzione e spaccio, e più episodi di estorsione, con l'aggravante per avere commesso il fatto con il metodo mafioso e al fine di favorire l'associazione medesima, sono stati arrestati dagli agenti della polizia di Stato di Catania nell'operazione denominata 'Hostage'. Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica Dda, avrebbero consentito di documentare come il gruppo mafioso operante nell'hinterland del capoluogo etneo avesse, nel tempo conquistato il controllo delle attività illecite come il traffico di stupefacenti e l'imposizione del pizzo. 

Gli arresti

Le indagini della squadra mobile hanno portato all'esecuzione di un'ordinanza cautelare del Gip per 12 indagati: Pietro Cosentino, 26 anni, Agatino Costantino, 54, Alessio D'Agostino, 24, Salvatore Imbrogiano, 41, Salvatore Licciardello, 61, Eugenio Mascali, 53, Giuseppe Quaceci, 26, Salvatore Quaceci, 41, e Giovanni Ventorino, 58. Ai domiciliari è stato posto Antonino Nicolosi, 44. Il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere a due indagati già detenuti per altri reati: Orazio Coppola, 55 anni, ritenuto il capo e l'organizzatore dell'attività per conto del clan Mazzei, e Carmelo Distefano, 35 anni, ritenuto esponente della 'famiglia' mafiosa Santapola-Ercolano. Secondo gli investigatori, Coppola gestiva la piazza di spaccio a Lineri, in territorio di Misterbianco, mentre Distefano gestiva quella del rione San Giovanni Galermo di Catania.

Clan in difficoltà

Un clan in difficoltà economica che non riesce a pagare 'stipendi' alle famiglie degli affiliati detenuti e le loro spese legali e che per ricevere una grossa partita di marijuana dall'Albania è costretto a dare in 'garanzia' alcuni suoi uomini tenuti in 'ostaggio' fino al saldo del debito. Questo è quanto emerge dall'inchiesta 'Hostage' della Dda della Procura di Catania sul gruppo del clan Mazzei.

L'alleanza tra clan

Coppola e Distefano, è emerso dalle indagini della squadra mobile, a corto di grosse liquidità finanziarie, avrebbero realizzato una sorta di joint venture di capitali per acquistare grosse partite di marijuana in Albania. Investimenti per diverse centinaia di miglia di euro che i due gruppi, decimati da operazioni antimafia e colpiti finanziariamente da sequestri di beni, non avevano in contanti e per questo nel Paese dei Balcani a garanzia del debito hanno inviato, in più occasioni, almeno due dei loro uomini, indagati ma non tra gli arrestati, che sono stati rilasciati dopo essere stati per alcuni mesi ostaggio del gruppo criminale straniero.

Le estorsioni

Le indagini hanno anche fatto luce su sei casi di estorsione. Quattro delle vittime, che non avevano denunciato, dopo essere state contattate dalla squadra mobile per essere sentite hanno collaborato con le indagini.