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Comunali in Sicilia, cinque comuni su sette al ballottaggio

Sicilia
Foto di Archivio (Agenzia Fotogramma)

Inizialmente sembrava che fossero sei, poi il dato è stato aggiornato a cinque con la vittoria di Carmelo Scadurra (53,74%) ad Aci Castello, in provincia di Catania

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Inizalmente sembrava che i comuni al ballottaggio, nelle elezioni amministrative in Sicilia, fossero sei su sette, ma il dato è stato aggiornato a cinque grazie alla vittoria di Carmelo Scadurra ad Aci Castello, in provincia di Catania. Anche a Bagheria, in provincia di Palermo, si profila una vittoria al primo turno. Negli altri cinque comuni, al voto con il sistema maggioritario, si andrà ai ballottaggi. A scrutinio ancora in corso, i dati parziali indicano una battuta d'arresto del M5S nei comuni dove il movimento aveva vinto le ultime amministrative (Bagheria e Gela). Invece, da registrare un buon risultato della Lega anche se quest'ultima non è riuscita a sfondare rispetto a quanto ci si sarebbe potuti attendere dopo le piazze strapiene che hanno accolto Matteo Salvini.

La situazione nei comuni

Ad Aci Castello, vince Carmelo Scadurra, sostenuto da Pd e da alcune liste civiche, con il 53,74%. A Bagheria, supera la soglia del 40%, utile per essere eletto al primo turno, Filippo Tripoli (46%), sostenuto dal centrosinistra e da un pezzo di centrodestra. Segue, ma a distanza, Gino Di Stefano (32%), candidato del centrodestra e della Lega, mentre crolla il M5S, che ha amministrato il comune negli ultimi cinque anni: Romina Aiello si ferma intorno al 10%. A Caltanissetta, unico capoluogo di provincia al voto, andranno al ballottaggio Michele Giarratana (37% circa), appoggiato dal centrodestra, e Roberto Gambino (20%), del M5S. Sarà sfida al secondo turno tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%) a Gela: il primo è sostenuto dall'alleanza tra il pezzo di Fi vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi. A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%), del centrodestra (senza Lega e FdI), e Enzo Alfano (28%), del M5S. Invece, si ferma attorno al 17% Pasquale Calamia, unico candidato col simbolo del Pd per il quale si è speso il segretario Nicola Zingaretti. A Mazara del Vallo, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%), sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega. A Monreale, il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventeràbellissima, e l'uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.