Festa della Liberazione, Salvini a Corleone: "Sia giornata di unione"
SiciliaCosì Luigi Di Maio: "La mafia la elimini se tu dai l'esempio". La replica del Ministro degli Interni: "Non sono qui per fare un picnic"
"Mi piacerebbe che il 25 aprile sia la giornata dell'unione e della pacificazione nel nome dell'Italia che verrà, poi ognuno si tiene proprie idee, distanze, e obiettivi. Ho scelto Corleone per dire ai giovani che vince lo Stato". Sono le parole del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, a margine dell'inaugurazione di un nuovo commissariato di polizia a Corleone, in provincia di Palermo. Salvini è stato accolto nel piazzale dal capo della polizia Franco Gabrielli, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dal questore di Palermo, Renato Cortese.
Le dichiarazioni di Luigi Di Maio
La scelta di Salvini di andare a Corleone è stato il motivo di un nuovo dibattito all'interno del governo: "Puoi anche andare a Corleone a dire che vuoi liberare il paese dalla mafia, ma per farlo devi evitare che la politica abbia anche solo un'ombra legata a inchieste su corruzione e mafia", la riflessione del vicepremier, Luigi Di Maio, alludendo alla scelta di Salvini di andare a Corleone nel giorno del 25 aprile. Per poi continuare: "Siri si difenderà, sono sicuro che risulterà innocente, ma intanto lavoriamo alla questione morale, alla sanzione politica. Altrimenti che senso ha dire che si festeggia a Corleone, dicendo che si vuole eliminare la mafia. La mafia la elimini se tu dai l'esempio".
La replica di Matteo Salvini
Non si è fatta attendere la replica di Salvini: "La scelta di stare a Corleone per la festa della Liberazione è assolutamente in sintonia con chi rischia la vita indossando la divisa per liberare il paese dall'occupazione della mafia. Darò tutto senza paura per liberare il paese dagli occupanti: mafia, camorra e 'ndrangheta. Pensate che stia facendo un picnic qui o una scampagnata? Qualunque cosa avessi fatto io oggi avrebbero fatto polemica. Fascismo, Di Maio? Mi sono impegnato a non rispondere sulle polemiche, sono in modalità zen. La polemica politica la lascio agli altri". Su Siri: "Ho parlato con lui. Gli ho chiesto se è tranquillo e mi ha risposto di sì e allora sono tranquillo pure io. In un paese civile se si indaga qualcuno bisogna ascoltarlo un'ora dopo, no una settimana dopo. Siri resta dov'è? Ci mancherebbe". Infine in risposta a un cronista tedesco: "Voglio liberare l'Italia da tutti gli estremismi di destra, di sinistra, islamici: da tutti. Gli estremismi non vanno mai bene. Voglio tranquillizzare non torneranno né comunismo, né fascismo, né nazismo. Se ritengo l'Olocausto il più grande crimine? Ma che domanda è, certo che sì". Alla fine della cerimonia, Salvini ha parlato con Vincenzo Agostino, padre dell'agente Nino assassinato 30 anni fa dalla mafia, assieme alla moglie incinta. "Torno il 23 maggio, verrò a Palermo e nell'occasione prenderemo un caffè insieme". Il 23 maggio è il giorno dell'anniversario della Strage di Capaci, avvenuta nel 1992, dove morirono il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Le parole del sindaco di Corleone
"A Corleone per tanti lunghissimi anni la mafia ha spadroneggiato arrivando ad allungare i tentatoli in tutto il territorio nazionale e oltre, ma Corleone non si è mai arresa arrestando Riina, Bagarella e Provenzano, catturato dalla squadra di Renato Cortese". Lo ha detto il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi. Poi, ha aggiunto: "Corleone non torna più indietro, ma la nuova generazione è già libera da condizionamenti mafiosi e marcia verso la libertà". Rivolgendosi a Salvini ha affermato: "C'è grande soddisfazione tra la gente di Corleone per la sua presenza qui; Corleone si aspetta dallo Stato segnali importanti per la crescita e lo sviluppo che passano prima di tutto dal raccordo di questa area con la città".