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Crollo del viadotto sulla Gela-Caltanissetta nel 2009, condannato il direttore dei lavori

Sicilia
Un'immagine del giunto crollato sul viadotto 'Geremia 2' sulla Statate 646 Caltanissetta-Gela (ANSA)

Il cedimento di una campata aveva causato la creazione di un 'gradino' di quasi mezzo metro ed era avvenuto mentre stavano transitando un carabiniere su una moto e un taxi con a bordo il conducente e una passeggera

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Condannato il direttore dei lavori per conto dell'Anas, l'ingegnere Francesco Lombardo, per il crollo di una campata del viadotto Geremia II sulla statale 626 Gela-Caltanissetta, avvenuto il 21 maggio del 2009. Il giudice monocratico, Tiziana Landoni, ha inflitto all'uomo una condanna a due anni di reclusione, con pena sospesa, per disastro colposo e lesioni colpose. Secondo il PM Tiziana Di Pietro le fondazioni difettose dei piloni da 70 metri di quella campata, non adeguatamente addentellate nelle argille del sottosuolo di quell'area, nel territorio di Butera, avrebbero causato lo scivolamento a valle e il successivo crollo della struttura che era stata inaugurata appena tre anni prima.

Il crollo della campata

Il cedimento, che aveva causato un 'gradino' di quasi mezzo metro, era avvenuto mentre stavano transitando un carabiniere su una moto e un taxi con a bordo il conducente e una passeggera. Le persone coinvolte erano rimaste ferite, ma non in pericolo di vita.

Il processo

La Procura di Gela, a chiusura delle indagini, ha chiesto il rinvio a giudizio di sette persone, Luca Rizzi e Goffredo Polisanti, amministratori delegati in successione dell'impresa Rizzi di Rovigo, costruttrice del viadotto, il direttore tecnico della stessa ditta, Luca Manfredini, i geometri contabili Aldo Afeltra e Bruno Flore, il direttore dei lavori, Francesco Lombardo dell'Anas di Palermo, e Corrado Ciolli, componente tecnico della commissione di collaudo. Il Gup ha ritenuto però che esistessero precise responsabilità solo a carico di tre degli imputati: Francesco Lombardo, Luca Rizzi e Luca Manfredini, il quale però è deceduto durante la fase dibattimentale. Rizzi invece è stato assolto. I difensori di Lombardo attendono di conoscere le motivazioni della sentenza per presentare ricorso in appello.