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Uccise un 48enne a Pantelleria, condannato a 11 anni di carcere

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

La vittima fu uccisa a coltellate. L’episodio risale alla sera del 9 gennaio 2018. Il giudice ha anche condannato l’imputato a risarcire i familiari dell’uomo 

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Undici anni di carcere. È questa la pena inflitta a Mohamed Ben Mariem, il tunisino accusato di aver ucciso a coltellate la sera del 9 gennaio 2018, a Pantelleria, Maurizio Fontana, 48 anni. La sentenza, arrivata al termine del processo con rito abbreviato, è stata emessa dal Gup di Marsala, Riccardo Alcamo, che ha concesso al nordafricano l'attenuante della provocazione, dal momento che avrebbe reagito a un'aggressione. Fontana, infatti, deceduto qualche ora dopo al pronto soccorso dell'isola, avrebbe prima colpito l'aggressore in testa con una bottiglia di vetro. Per questo motivo, il pubblico ministero Antonella Trainito aveva derubricato l'accusa di omicidio volontario in eccesso colposo di legittima difesa, invocando una condanna a due anni di reclusione. Per il giudice, però, si è trattato di omicidio volontario. Oltre alla pena detentiva il Gup ha condannato l'imputato a risarcire, con 100mila euro, i familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile.

L’aggressione

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte da carabinieri di Pantelleria, Maurizio Fontana, noto alle forze dell'ordine, colpì con una bottiglia di vetro Ben Mariem, dopo che un suo amico polacco gli aveva detto che il tunisino l'aveva preso a bastonate. Cinque furono le coltellate sferrate al 48enne. Due, una al petto e l'altra sotto un'ascella, furono quelle mortali.