L’intervento è stato eseguito all’Istituto Mediterraneo per i Trapianti Ismett IRCCS. Il donatore è affetto dalla sindrome di Rendu Osler Weber, detta anche teleangectasia ereditaria
A Palermo è stato eseguito il primo trapianto di fegato prelevato da un donatore affetto da una rara malattia genetica, ovvero la sindrome di Rendu Osler Weber detta anche teleangectasia ereditaria. Il particolare intervento è stato effettuato presso l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti Ismett IRCCS del capoluogo siciliano. L’operazione è stata compiuta dall'équipe medico-chirurgica guidata dal professore Salvatore Gruttadauria, direttore del programma di chirurgia addominale e trapianto di fegato.
Organo idoneo al trapianto
"Il trapianto è risultato particolarmente complesso - afferma una nota - appunto per la condizione del donatore, la sindrome di Rendu Osler Weber detta anche teleangectasia ereditaria, una patologia che, potenzialmente, determina alterazioni vascolari degli organi vitali e per questo è normalmente considerata una controindicazione al prelievo per trapianto d'organi". Nel caso del prelievo effettuato dal team di Ismett sono stati svolti accurati e particolari esami diagnostici per escludere la presenza di alterazioni vascolari del fegato e poter così considerare l'organo prelevato idoneo al trapianto. Una situazione complessa per cui è stato richiesto anche il parere al Centro Nazionale Trapianti (CNT,) che ha confermato la possibilità di utilizzare l'organo. A essere sottoposto a trapianto è stato un paziente affetto da cirrosi secondaria a steato-epatite non alcolica. "Il trapianto – ha spiegato Gruttadauria - è riuscito perfettamente. Il paziente è stato già dimesso e sta recuperando una buona condizione fisica con un regolare decorso post trapianto".