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Espulso amico di Anis Amri, si era radicalizzato in carcere a Palermo

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Era noto all'intelligence perché era diventato amico del responsabile dell'attentato al mercatino di Berlino, poi ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto san Giovanni 

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Espulso un uomo di 33 anni per motivi di sicurezza dello Stato. Di nazionalità tunisina, si era radicalizzato in carcere ed era arrivato a rifiutare qualsiasi contatto con gli altri carcerati del penitenziario, dove era detenuto per reati comuni. Era anche diventato violento, sia nei confronti dei detenuti che verso le guardie carcerarie. Per questi motivi il ministro degli Interni Matteo Salvini ha firmato il provvedimento di espulsione nei confronti dell’uomo, già noto all'intelligence perché qualche anno fa, durante il periodo trascorso in prigione a Palermo, aveva stretto un legame di amicizia con Anis Amri, il tunisino responsabile dell'attentato al mercatino di Berlino poi ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto san Giovanni.

Si tratta della quattordicesima espulsione dall’inizio dell’anno

Dall'1 gennaio 2015 sono stati espulsi complessivamente 377 soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza dello Stato. Dall'inizio del 2019, invece, sono state eseguite 14 espulsioni. Nel 2018 sono state 126.