Palermo: chiede il rinnovo della carta d'identità, ma per l'anagrafe risulta morto
Sicilia"In tutto questo tempo non ho avuto alcun sentore di questa assurda vicenda", riferisce Antonio Bartolotta, l'uomo che, secondo la documentazione conservata presso il proprio comune, sarebbe morto da 5 anni
Chiede di rinnovare la carta d'identità, ma l'impiegato comunale degli uffici dell'anagrafe di Palermo gli risponde che, stando alla documentazione, sarebbe morto da quasi cinque anni. E' l'assurda vicenda accaduta martedì 29 gennaio ad Antonio Bartolotta e riportata da il Giornale di Sicilia.
Il racconto di Antonio Bartolotta
"In tutti questi anni non ho avuto alcun sentore di questa assurda vicenda - assicura Bartolotta -. Mi sono state periodicamente recapitate tutte le tasse da pagare. Con una puntualità notevole, aggiungo. Mi è stata anche spedita la tessera sanitaria". Bartolotta non crede neanche in un errore di omonimia: "Ho chiesto anche l'indirizzo della persona ritenuta morta. Ed è quello mio. Da sempre abito lì. Ed è davvero curioso che si verifichi un caso del genere".
La vicenda
La vicenda risale a qualche giorno fa. Bartolotta si è accorto che la sua carta di identità era scaduta. "Sono andato negli uffici di circoscrizione più vicini alla mia abitazione - racconta -. Qui mi hanno detto che non mi potevano rilasciare la tessera nuova perché non risultavo essere più residente a Palermo. Dopo varie chiamate, incontri per lo più senza esito alcuno, sono andato negli uffici di viale Lazio. Pensavo che ci fosse un problema per accertare la residenza. Sono così andato con i testimoni allo sportello anagrafe. Lì la notizia della mia morte".
L'assessore: "Problema di irreperibilità"
Secondo l'assessore comunale Gaspare Nicotri, con delega ai servizi demografici, "l'utente, irrintracciabile sin dal 2011 e negli anni successivi, è stato dichiarato ufficialmente irreperibile nel 2014, dopo le verifiche previste dalla legge. Egli quindi non è stato dichiarato deceduto, fatto per altro impossibile in assenza di un certificato di morte". "Già ieri - precisa l'assessore -, accertata la situazione e per venire incontro alle attuali esigenze dell'utente, che ha manifestato specifiche necessità familiari, è stato disposto che un funzionario dell'Anagrafe vada presso il suo domicilio, per permettergli la reiscrizione all'Anagrafe del Comune", conclude l'assessore comunale.