Oltre a Giovanni Cimino, già ai domiciliari, risultano indagati due commercialisti per intestazione fittizia. Effettuate decine di perquisizioni su mandato della Procura di Termini Imerese
Guardia di finanza e polizia hanno effettuato numerose perquisizioni questa mattina, martedì 22 gennaio, a Cefalù in provincia di Palermo, nell'ambito di un'indagine sulla corruzione per le concessioni dei lidi. Oltre all'imprenditore Giovanni Cimino, già arrestato e finito ai domiciliari nel maggio del 2016, risultano indagati due commercialisti per intestazione fittizia. I finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria di Palermo e i poliziotti del commissariato di Cefalù hanno effettuato decine di perquisizioni, su mandato della procura di Termini Imerese, tra Cefalù e Milano. Le forze dell'ordine hanno passato al setaccio immobili e sedi di società che secondo la procura sono riconducibili a Cimino.