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Uccide il rivale in amore e brucia il corpo: condannato all'ergastolo

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Il Tribunale di Catania ha condannato all'ergastolo Ignazio Sciurello, 49 anni, accusato dell'omicidio del rivale in amore, Massimo Pappalardo 

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La prima corte d'assise di Catania ha condannato all'ergastolo Ignazio Sciurello, 49 anni, accusato di avere ucciso con quattro colpi di pistola e di avere poi bruciato il cadavere del rivale in amore, Massimo Pappalardo, di 32 anni. Il cadavere della vittima è stato trovato carbonizzato all'interno di un'auto bruciata, una Toyota Aygo, in fondo a una scarpata.

La sentenza

Oltre a Ignazio Sciurello, il collegio ha inflitto 24 anni di carcere a Massimo Distefano per concorso in omicidio, che ha collaborato in sede di indagini, 3 anni di reclusione a Giuseppe Sciurello per occultamento di cadavere e assolto Claudio Cosentino dall'accusa di favoreggiamento personale. In aula, a sostenere le accuse, i Pm Andrea Norzi e Rosaria Molè, del dipartimento reati contro la persona coordinato dall'Aggiunto Ignazio Fonzo.

La ricostruzione

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Paternò, la sera del delitto, Pappalardo avrebbe telefonato alla fidanzata dicendole che dovevano interrompere la relazione, ma la donna capì che la chiamata era stata fatta sotto la minaccia di Ignazio Sciurello, che non aveva mai accettato la fine della storia e che la perseguitava quotidianamente tanto da spingerla a denunciarlo per stalking. L'inchiesta della Procura, in cui sono confluite le immagini delle telecamere di videosorveglianza e i dati dei tabulati telefonici, ha ricostruito la dinamica dell'omicidio da parte di Ignazio Sciurello e Massimo Distefano, i quali, poi, insieme a Giuseppe Sciurello avrebbero distrutto il cadavere utilizzando 20 litri di benzina comprata in un distributore e portata sul posto con un'altra auto. Ignazio Sciurello dopo il delitto si è reso irreperibile e arrestato nell'ottobre 2015, dalla polizia francese nei sobborghi di Parigi.