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Chiese soldi per latitanza Messina Denaro: 5 anni a pastore trapanese

Sicilia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Condannato per tentata estorsione. Dopo il rifiuto dei due imprenditori, per intimidirli avrebbe anche esploso dei colpi di arma da fuoco, un fucile calibro 12, contro le loro auto

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È stato condannato a cinque anni di carcere per due casi di tentata estorsione il pastore di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, Calogero Randazzo, 68 anni: avrebbe chiesto denaro per sostenere la latitanza del boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Randazzo in passato è già stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa.

Arrestato a febbraio

Il fatto risale al 29 ottobre 2017. Secondo le accuse l’uomo avrebbe chiesto i soldi, 30 mila euro, a due imprenditori di Castelvetrano operativi nel settore olivicolo. Dopo il rifiuto per intimidirli avrebbe anche esploso dei colpi di arma da fuoco, un fucile calibro 12, contro le loro vetture. L’uomo, che era libero, ma con obbligo di firma alla polizia giudiziaria, è stato arrestato dai carabinieri lo scorso febbraio a Pontenure, in provincia di Piacenza, su ordine della Procura di Marsala, dopo le denunce dei due imprenditori. Lo scorso 23 ottobre, in aula, Randazzo ha ammesso di avere chiesto il denaro, ma si è difeso affermando che i soldi non erano destinati a Messina Denaro, ma servivano a lui per spese mediche. “Il denaro - ha dichiarato davanti ai giudici - serviva per me e mia moglie, entrambi gravemente ammalati e bisognosi di cure mediche e interventi chirurgici”. Per l’imputato il pm Antonella Trainito aveva chiesto 6 anni e mezzo di carcere.