L'epicentro è stato localizzato a 2 chilometri a sud-est di Pozzuoli. E' stata avvertita intorno alle 8.45 di questa mattina
Un terremoto di magnitudo 3.6 è stato registrato questa mattina intorno alle 8.45 nella zona dei Campi Flegrei, vicino a Napoli. Lo rende noto la Sala Operativa INGV-OV di Napoli. L'epicentro è stato localizzato a due chilometri a sud-est di Pozzuoli, con ipocentro a una profondità di tre chilometri. Si tratta di una delle scosse più forti avvertite nell'ultimo periodo. (LA SCOSSA IN SICILIA)
Sindaco di Pozzuoli: "Forte scossa stamattina ma nessun danno"
"Cari concittadini, comprendo le preoccupazioni di oggi e degli ultimi mesi per via del susseguirsi degli eventi sismici sul nostro territorio. Non è semplice la convivenza con questi fenomeni e la scossa di questa mattina turba tutti noi. Al momento non ci sono segnalazioni di danni". Lo scrive sulla pagina Facebook il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. La scossa oltre che ai Campi Flegrei è stata avvertita anche dai cittadini ai piani alti di Napoli. "Siamo quotidianamente in contatto con i vertici dell'Ingv per il monitoraggio del fenomeno e ogni tipo di cambiamento di scenario sarà immediatamente comunicato. Ho già preso contatti diretti con i vertici dell'Osservatorio e della Protezione Civile e nelle prossime ore terrò un altro vertice in seguito alla scossa di stamane", aggiunge. Il primo cittadino spiega che sono state due le scosse di terremoto, una più lieve e un'altra più forte registrate stamattina ai Campi Flegrei.
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Il commento del direttore dell'Osservatorio Vesuviano
Si tratta di un fenomeno analogo a quello del 29 marzo 2022, spiega il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito, sul posto con il sindaco e il capo dell'ufficio tecnico del Comune per "ulteriori valutazioni e rilievi". Di Vito osserva che il terremoto di oggi "è equivalente a quello del marzo 2022 e in linea con la fase intensa di deformazione del suolo in corso, anche se non ai livelli di quella osservata nel periodo compreso fra il 1982 e il 1984". E' un fenomeno, aggiunge, che "rientra nella dinamica dei Campi Flegrei" e si deve alla fratturazione delle rocce, che nel tempo accumulano energia. La terra ha tremato "nell'area di massima densità dei terremoti", nella zona centro-occidentale del Comune di Pozzuoli, in direzione del vulcano Monte Nuovo. "C'è stato un ampio risentimento, tanto che - ha proseguito - il terremoto è stata registrato dall'intera rete dell'Osservatorio vesuviano", fino alla stazione più distante, quella di Ventotene. Il sisma avvenuto alle 8,44, era stato preceduto di "qualche decina di minuti da un altro terremoto di magnitudo 1,6, registrato nell'area di Pisciarelli", una delle più attive dei Campi Flegrei. "Gli altri fenomeni non danno indicazioni di variazioni", ha concluso Di Vito riferendosi a deformazioni del suolo e attività idrotermale: parametri, questi, che "vengono misurati continuamente".