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Studente a sindaco: “Piove troppo assai, chiude le scuole?”. “Come faccio se scrivi così?”

Campania

“E come chiudo le scuole se scrivete così? Dovreste andarci anche al pomeriggio”, ha risposto Giorgio Zinno, primo cittadino di San Giorgio a Cremano a uno dei ragazzi che ha chiesto la chiusura degli istituti a causa del maltempo

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“Se scrivi così ci vai anche al pomeriggio”, è questa la risposta che Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, ha dato a uno studente che aveva chiesto al primo cittadino di chiudere le scuole perché “piove troppo assai”.

La risposta del sindaco

“Cari concittadini, anche stasera passo qualche ora a rispondere a ragazzi o ragazze che mi chiedono di chiudere le scuole – ha scritto sui social il primo cittadino – Rispondo tentando di far capire che si chiudono solo nel caso in cui abbiamo materialmente atti che comprovano un reale pericolo. A qualcuno rispondo cercando di far capire che prima viene l’educazione e poi si può contattare qualcuno, mentre con altri instauro battibecchi pseudocomici come quello del post. Se chiudiamo abbiamo i genitori contrari e quelli a favore. Se chiudiamo e non piove, siamo folli perché chiudiamo con il sole. Se non chiudiamo e piove, siamo irresponsabili perché non abbiamo previsto la pioggia. Quando mi sono candidato tutto pensavo, tranne di dover imparare a prevedere il tempo e non come i metereologi che possono sbagliare, ma con la precisione di un orologio svizzero – ha proseguito Zinno – Quando eravamo piccoli noi, non sapevamo neanche cosa fosse l’emergenza meteo. Quando eravamo piccoli noi, non sapevamo neanche chi fosse il Sindaco, figurati potergli scrivere o parlargli. Quando eravamo piccoli noi, se davamo il 'tu' a un vicino o ad un prof. i nostri genitori ci davano paterni scappellotti, senza avere assistenti sociali dietro la porta. Allora preferisco passare qualche ora serale a rispondere ai giovani di oggi; a coloro che senza limiti accedono ai mezzi di comunicazione, a volte senza il controllo di nessuno con il pericolo dietro l’angolo, ma cercano interlocutori sempre nuovi. E rispondo spiegando: che le notizie si prendono dai mezzi di comunicazione ufficiali; che la scuola non è un gioco; che prima di scrivere ci vuole educazione; che a volte una risata ci può aiutare nelle giornate pesanti”, ha concluso il sindaco.