Lo rende noto l’associazione “Medici senza carriere”. Il dottore è stato costretto alle cure dei medici dell’ospedale San Giuliano di Napoli
Un medico della continuità assistenziale (ex guardia medica) è stato aggredito nella serata di ieri nel presidio di Melito (in provincia di Napoli) da un paziente che si era recato per chiedere un certificato di malattia. È quanto fa sapere l'associazione "Medici senza carriere" che in una nota riporta la testimonianza dello stesso medico aggredito e chiede maggiore tutela per i camici bianchi che prestano il servizio nelle ore notturne o nei festivi. Il medico aggredito è stato costretto alle cure dei medici dell'ospedale San Giuliano di Napoli dove però, si legge sempre nella nota, si è recato anche la persona che aveva richiesto il certificato medico.
L’aggressione
A scatenare l'aggressione, da quanto si legge, sarebbe stato il diniego da parte del medico di un certificato di malattia. "Al mio ripetuto diniego, davanti alla moglie e a diversi altri pazienti in attesa, comincia ad insultarmi e ad alzare la scrivania come per spingerla contro di me. Comincia a impossessarsi anche del registro allorquando io inizio a riprendere tutto col mio cellulare. Dopo più o meno un minuto, afferra il mio cellulare e lo scaglia con violenza a terra fuori dalla stanza della guardia medica. Lo riprende e lo scaglia di nuovo a terra schiacciandolo persino coi piedi", racconta nella nota il medico aggredito. Poi lo stesso dottore, mentre stava raccogliendo il telefono da terra, è stato raggiunto alla testa con un corpo contundente. Soccorso dal 118 il medico è finito all'ospedale di Giugliano, con una prognosi di 10 giorni.
Medici senza carriere: “Istituzioni prendano provvedimenti immediati”
"Le istituzioni tutte prendano provvedimenti immediati - dice Salvatore Caiazza di 'Medici senza carriere' - Il legislatore rivaluti la proposta, per ora bocciata, che normi ogni medico come pubblico ufficiale". Infine 'Medici senza carriere' rilancia la proposta che "i certificati telematici di malattia siano su base autocertificativa come nel resto d'Europa".