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Napoli: su moto travolgono donna, poi picchiano chi prova a fermarli

Campania
©Ansa

A rimanere ferita in modo grave mentre stava lavorando è stata una donna di 41 anni, compagna di un ristoratore della zona: l'uomo, insieme ad alcuni avventori del locale, ha poi inutilmente tentato di bloccare i centauri violenti

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In due, a bordo di una moto percorrono a tutta velocità le stradine di Forcella, nel cuore del centro storico di Napoli, fino a travolgere una donna causandole gravi ferite. Si allontanano a piedi, poi ci ripensano e tornano indietro per recuperare il mezzo rimasto sul selciato. Qui scoppia una rissa con chi voleva bloccarli, ma alla fine hanno la meglio, riprendono la moto e riescono a fuggire.

La vicenda

L'episodio è accaduto l'altro ieri sera e ha rilanciato l'allarme per la sicurezza urbana dopo l'accoltellamento dei due minorenni avvenuto nel pomeriggio di ieri a Marechiaro al culmine di una lite con un gruppo di coetanei. A rimanere ferita in modo grave mentre stava lavorando è stata una donna di 41 anni, compagna di un ristoratore della zona: l'uomo, insieme ad alcuni avventori del locale, ha poi inutilmente tentato di bloccare i centauri violenti. La donna è ora ricoverata nell'ospedale Cardarelli. 

Raid in moto a Napoli, città "si schieri con donna investita'

"Ci dobbiamo essere tutti, sabato 21 maggio, in via Tribunali a rialzare le saracinesche del ristorante 'Cala la pasta'. A ora di pranzo. Alle ore 13. La Napoli onesta, quella che combatte la camorra deve schierarsi con Raffaele e la sua compagna, che lotta tra la vita e la morte, perché investita da una moto lanciata a forte velocità, forse per una stesa, una dimostrazione di forza dei nuovi padroni del Rione Forcella". Lo afferma, in una nota, il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto in riferimento. "Non è più tollerabile che nel cuore di Napoli, terza città d'Italia, con i vicoli e le piazze affollate di turisti, accadono episodi del genere che portano le lancette del tempo indietro di anni. Occorre fermare l'ennesimo incendio criminale appiccato dalle nuove leve della camorra nel cuore antico della città. Da diversi giorni i segnali sono chiari. L'appello è rivolto alla magistratura, alle forze dell'ordine, all'amministrazione comunale: occorre fare presto. Napoli dice no alla violenza, no alla cultura camorrista. Non vogliamo altro sangue innocente, non ne possiamo più di annotare i nomi delle vittime casuali. Si faccia qualcosa ma lo si faccia subito", ha concluso.