L'uomo, l'11 novembre 2020, condusse la donna in una strada sterrata e le scaricò contro sei colpi da distanza ravvicinata con la sua pistola Magnum 357 regolarmente detenuta per uso da caccia. Il 36enne fu catturato poco dopo nella villetta di famiglia
Sparò e uccise la moglie per gelosia, per questo motivo il sostituto della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Camerlingo, ha chiesto l'ergastolo per il 36enne Michele Marotta. L'uomo, l'11 novembre 2020, condusse sua moglie, l'allora 30enne Maria Tedesco, in una strada sterrata del comune di San Felice a Cancello (frazione Cancello Scalo) e le scaricò contro sei colpi da distanza ravvicinata con la sua pistola Magnum 357 regolarmente detenuta per uso da caccia; fu catturato poco dopo nella villetta di famiglia.
L'omicidio
L'accaduto scosse la comunità del paese nel Casertano anche perché dalla coppia era nato un figlio che al momento dell'omicidio aveva sei anni (è stato affidato ai nonni), e inoltre dall'esterno Michele e Maria sembravano coniugi affiatati. Per il pubblico ministero si sarebbe trattato di un omicidio premeditato, di "un'esecuzione" vera e propria, che avrebbe rappresentato l'ultimo atto, il più grave ovviamente, di una serie di maltrattamenti cui l'imbianchino aveva sottoposto la moglie perché geloso e convinto di una sua relazione extraconiugale. Il pm, nella sua requisitoria tenuta davanti alla corte d'assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha anche letto una serie di whatsapp scritti dalla ragazza da cui si evince il clima di violenza che la 30enne era costretta a subire, tra minacce e schiaffoni in pieno volto. Per i legali del 36enne invece si sarebbe trattato di un delitto d'impeto avvenuto al termine di una colluttazione. La sentenza è prevista per la prossima settimana.