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Napoli, ditta cerca receptionist chiedendo foto in costume. Assessore Lavoro: “Scandaloso”

Campania
©Ansa

Nell’annuncio si richiede come figura una donna che parli inglese e abbia massimo 30 anni, per 500 euro al mese per 24 ore a settimana. Marciani: “Questi annunci non aiutano, lavoriamo su parità femminile e salariale”

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Donna che parli inglese, abbia massimo 30 anni e mandi una foto a figura intera in costume da bagno per 500 euro al mese per 24 ore a settimana. Questa alcune delle richieste di una ditta napoletana che si occupa di vigilanza e organizzazione eventi e receptionist che cerca una lavoratrice, donna, per un luogo nel Centro Direzionale della città.

L'annuncio di lavoro

Un annuncio di ricerca che crea scompiglio su internet visto che viene pubblicata da diversi siti web per la ricerca di un posto di lavoro e sui social. Su alcuni siti scompare la richiesta della foto in costume da bagno, che è quella che fa partire le polemiche tra le donne: "si richiederà l'invio di una foto a figura intera in costume da bagno o similare", è la definizione dell'inserzione di ricerca di dipendente per fare accoglienza otto ore al giorno in un luogo a Napoli che ospita uffici. Accoglienza in una struttura, quindi, da parte della ditta che non risponde al telefono ma che invece provoca enormi polemiche sui social network sull'aspetto sessista ma anche sullo stipendio offerto: si lavora dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 17 un giorno sì e uno no, per 500 euro al mese.

Marciani: “Sono scandalosi”

Resta molto colpita Chiara Marciani, assessore al Lavoro del Comune di Napoli: "Vogliono una foto in costume da bagno? Ma che annuncio assurdo - risponde all'Ansa dopo averne sentito la lettura - è un annuncio non adatto, sono scandalosi ma lo sono sotto tanti punti di vista, a partire dalla ricerca di una donna con meno di 30 anni e dello stipendio che è assurdamente poco adatto all'impegno e all'attività che si richiede".

“Lavoriamo su parità femminile e salariale”

Marciani commenta il forte lavoro che nelle istituzioni bisogna fare sul tema: "Resta il problema del sessismo, sono tante le norme che aiutano le donne nella ricerca di occupazione, lavoriamo sulle dimissioni in bianco, sulla donna incinta costretta al licenziamento. Ci sono annunci assurdi e anche tanti temi seri su cui lavorare, soprattutto in una città come Napoli che ha occupazione molto bassa delle donne. Questi annunci non aiutano. Lavoriamo sempre su parità femminile e parità salariale".