In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Napoli, Natale: oltre 100 bisognosi alla festa organizzata dalla Comunità Sant'Egidio

Campania

Presente anche l'arcivescovo, don Mimmo Battaglia, che nel suo saluto ha ricordato "la bellezza di condividere questo Natale particolare"

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Erano più di 100 i poveri presenti alla 'Festa del dono' organizzata nella grande Basilica dei SS. Severino e Sossio, a Napoli, dalla Comunità di Sant'Egidio. Presente anche l'arcivescovo, don Mimmo Battaglia, che nel suo saluto ha ricordato "la bellezza di condividere questo Natale particolare".

L'iniziativa

Anche quest'anno non si è potuto preparare il pranzo tradizionale per via della pandemia. E allora si sono moltiplicate e diversificate le iniziative: ai bisognosi è stato offerto in dono, in una borsa rossa, un plaid, un panettoncino, cioccolatini, un kit con gel disinfettante e un piccolo indumento (sciarpa, calzini, cappello o guanti). All'uscita gli ospiti hanno potuto ritirare un pasto caldo conservato in una borsetta termica: lasagne, polpette al sugo, patate al forno, una piccola mozzarella e frutta. Lo stesso don Mimmo ha consegnato il dono a una famiglia di rifugiati del Sudan, arrivati con i corridoi umanitari, ed ospitati dalla Comunità di Sant'Egidio e ad un anziano ospite del dormitorio pubblico.

Oltre all'evento nella Basilica dei SS. Severino e Sossio ci sono stati altri momenti di incontro: Feste del dono nelle chiese di Sant'Antonio Ardia (in via Diocleziano a Napoli) e S. Maria Assunta (Aversa), mentre le carovane della solidarietà hanno raggiunto senzatetto ed anziani isolati in città, nelle strade dei Campi Flegrei, del quartiere Vasto e nella zona del Mercato Ittico, della Stazione Marittima, del Molosiglio e dei Quartieri Spagnoli . Qui un gruppo di giovani ha raggiunto 25 anziani offrendo un dono e un pasto.

Le parole del portavoce della Comunità Sant'Egidio

"Quando in tutto il mondo le famiglie si riuniscono attorno alla tavola, Sant'Egidio ha voluto così far festa con una famiglia più larga - spiega Antonio Mattone, portavoce della Comunità di Sant'Egidio a Napoli - fatta da senza fissa dimora, migranti e profughi, famiglie in difficoltà, anziani soli. Una festa che ha resistito alle difficoltà della pandemia e che ha raggiunto di migliaia di persone in Italia e nel mondo. rispettando le norme sul distanziamento e con tutte le precauzioni necessarie a prevenire la diffusione del virus. Oltre 200 i volontari giunti a dare una mano". "Ricordo - continua Mattone - che in un solo anno, coloro che vivono in povertà assoluta sono aumentati di un milione di unità, arrivando così ai 5,6 milioni di persone registrate a fine 2020. La pandemia ha fatto aumentare la povertà, persone che prima non immaginavano di poter finire in miseria si sono ritrovate all'improvviso senza lavoro e senza prospettive".