L'esplosione dell'ordigno risale al 20 aprile scorso, alle tre e mezza del mattino. Le immagini di diversi sistemi di video sorveglianza presenti nella zona hanno consentito ai militari di individuare l'auto usata dai presunti responsabili dell'attentato
Erano stati controllati e sanzionati, nel Napoletano, per il mancato rispetto della normativa anti Covid le due persone ritenute responsabili, dai carabinieri e dalla Procura di Napoli, dell'attentato dinamitardo ai danni di un panificio di Napoli e questo particolare, insieme con l'analisi dei sistemi di videosorveglianza, ha consentito agli inquirenti di individuarli.
Gli arresti
I carabinieri hanno notificato due arresti in carcere emessi dal gip emessi nei confronti di G.R. e C.D.M, 37 e 42 anni, accusati di detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivi e danneggiamento, con l'aggravante del metodo mafioso. Al primo la misura cautelare è stata notificata in carcere, dove si trova in quanto accusato di altri reati. Il secondo invece è, al momento, irreperibile. Inoltre, secondo quanto emerge dall' attività investigativa, C.D.M. fu destinatario di una dura reprimenda da parte di un elemento di spicco di uno dei clan che compongono i vertici dell'Alleanza, soprannominato "Francuccio o' cavallaro", per il furto "non autorizzato" di una borsa. Il soggetto in questione, potrebbe essere uno storico affiliato di recente scarcerato dopo 13 anni di detenzione.
La ricostruzione dei fatti
L'attività commerciale, "Sfizi di Pane Marigliano", presa di mira dagli indagati si trova nel quartiere Vasto del capoluogo partenopeo. L'esplosione dell'ordigno risale al 20 aprile scorso, alle tre e mezza del mattino. Le immagini di diversi sistemi di video sorveglianza presenti nella zona hanno consentito ai militari di individuare l'auto usata dai presunti responsabili dell'attentato e di ricostruire l'intero tragitto percorso sia per arrivare in prossimità del panificio, sia per allontanarsi dal luogo dell'attentato.
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