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Inchiesta cooperative Salerno, avviso proroga indagini a De Luca

Campania

Lo si apprende da fonti dello staff dello stesso De Luca. L'ipotesi che viene contestata al governatore dalla Procura di Salerno è di concorso in corruzione

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Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ricevuto oggi un avviso di proroga indagini per la vicenda relativa alle coop di Salerno. Lo si apprende da fonti dello staff dello stesso De Luca. Sul caso sono in corso le indagini della procura. Da quanto si apprende, l'ipotesi che gli viene contestata dalla Procura di Salerno è di concorso in corruzione. L'avviso gli è stato notificato questa mattina, mentre si trovava nei locali del Genio Civile di Salerno.

L'inchiesta

De Luca risulta indagato nell'ambito dell'inchiesta,  coordinata dalla Procura della Repubblica, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, su presunti appalti truccati nel Comune di Salerno, nella quale risultano coinvolte altre 29 persone. L'11 ottobre gli agenti della Squadra Mobile di Salerno hanno eseguito dieci misure cautelari: tra i destinatari c'era anche Giovanni Savastano, detto Nino, consigliere regionale ed ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno (finito ai domiciliari). Tra gli indagati anche il sindaco Vincenzo Napoli, riconfermato nell'ultima tornata elettorale (sostenuto da una coalizione civica di centrosinistra), per fatti risalenti alla precedente Amministrazione. Con lui risultano coinvolti anche un dirigente del Comune e un ex presidente di una società partecipata dell'Ente. Durante l'operazione era stato arrestato Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale nonché gestore di fatto di diverse altre cooperative che avevano in gestione la manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio del Comune di Salerno. Per altre sette persone è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Salerno: si tratta degli imprenditori di fatto titolari delle cooperative. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti l'aggiudicazione dei predetti appalti. A Savastano e Zoccola, inoltre, viene contestato il reato di corruzione elettorale.