In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Napoli, le 10 mostre da non perdere ad agosto

Campania

Al Museo e Real Bosco la mostra “Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista” per i 500 anni dalla sua morte. Al Pan un'esposizione appassionante e rivelatrice di fotografie e lettere che si riferiscono a momenti conosciuti e inediti della vita di Frida Kahlo

Condividi:

Fino al 29 agosto a Palazzo delle Arti Napoli è possibile ammirare “Frida Kahlo Ojos que no ven corazón que no siente” l'esposizione che per la prima volta in Europa viene mostrata al pubblico una selezione unica, appassionante e rivelatrice di fotografie e lettere che si riferiscono a momenti conosciuti e inediti della vita di Frida Kahlo. Al Maschio Angioino, invece, da non perdere “Pensiero Cosmico” di Michele Zaza, la sua prima mostra personale in uno spazio pubblico di Napoli, con una doppia installazione multimediale lungo le pareti della Cappella Palatina. Fino al 13 settembre, invece, sarà possibile ammirare la mostra “Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista”, realizzata al Museo e Real Bosco di Capodimonte in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell'artista.

Le mostre ad agosto 2021

“Frida Kahlo Ojos que no ven corazón que no siente” al Pan

Presentata dalla Frida Kahlo Corporation, prodotta da Next Exhibition, curata da Alejandra Lopez, organizzata da Alta Classe Lab, in collaborazione con il Comune di Napoli – Assessorato all’Istruzione, alla Cultura e al Turismo, Next Exhibition, Fast Forward e Next Event, con il patrocinio dell’Ambasciata del Messico, del Consolato del Messico a Napoli, la mostra evento rivela uno sguardo intimo e privato sull’artista più conosciuta e amata del Messico. Per la prima volta in Europa viene mostrata al pubblico una selezione unica, appassionante e rivelatrice di fotografie e lettere che si riferiscono a momenti conosciuti ed inediti della vita di Frida Kahlo, in mostra a Palazzo delle Arti Napoli fino al 29 agosto.

“Pensiero Cosmico”, Michele Zaza al Maschio Angioino

Un progetto espositivo site-specific pensato da Zaza per la trecentesca Cappella Palatina di Castel Nuovo, a cura di Andrea Aragosa. Si tratta della sua prima mostra personale in uno spazio pubblico di Napoli, organizzata da Black Tarantella in collaborazione con l’Archivio Michele Zaza e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli sotto il matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Lungo le due grandi pareti della Cappella Palatina, costruita tra il 1279 e il 1284, si articola una doppia installazione di carattere multimediale, che raccoglie foto, video, interventi cromatici e l’utilizzo di vari elementi (molliche di pane, lampadine), pensata per dialogare con il suggestivo spazio architettonico. Apertura a luned' a sabato, dalle 10 alle 17, fino al 10 settembre

Valerio Iovane “A un passo dal cielo” al Pan

Nella splendida cornice di cultura e bellezza rappresentata dal PAN, il fotografo Valerio Iovane presenta la sua prima mostra in solitaria, dal titolo “A un passo dal cielo”, un racconto visivo di grande impatto incentrato sulla vita dei monaci buddisti che abitano l’estremo nord dell’India. Umanità, natura, religione, sono i temi centrali del progetto, con lo scopo di trasportare l’osservatore in un viaggio emotivo e riflessivo. Il progetto fotografico sarà visibile dal giorno 4 al 18 agosto Un evento imperdibile per chi ama la fotografia, alla scoperta di angoli reconditi, vette affascinanti, popolazioni calorose e una natura libera ma, al tempo stesso, a contatto con l’essere umano

Mostra fotografica “Napoletani di Partenope” di Maurizio Leonardi al PAN

È un titolo che potrebbe sussurrarsi come la voce di un segreto di vita o di morte, o come un'invocazione da dire tre volte per sentire in sé la città sgorgare come un vulcano: Napoletani di Partenope. Figlio del paese, Maurizio Leonardi ha affrontato una dialettica della città in primo luogo sulle tracce del pescatore rivoluzionario del 17 º secolo Masaniello, poi intorno alle feste e tradizioni popolari proprie della Città, per biforcarsi infine nel percorso di una ricerca personale, la propria via crucis come una passione divorante. Le sue stampe analogiche, in mostra al Pan, tessono la tela di una commedia dell’arte nel corso della quale la città riveste i suoi numerosi volti lungo le strade, spiagge, porto, mare, processioni, cerimonie, case. La fotografia analogica è solo più incarnata, investita e penetrante. Lei è qui il medium specchio di un uomo che si riflette negli scenarii che governano la vita degli abitanti, degli abitati, dei abituali. Leitmotiv di un bambino tellurico, il bianco e nero, fattore di sorpresa, sembra indissociabile dai contrasti ribelli e armoniosi che regnano a Napoli. È possibile visitare la mostra fino al 27 agosto.

Nuova stagione del Madre in Fondazione Donnaregina

La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee inaugura la nuova stagione del Madre, il museo d'arte contemporanea della Regione Campania. La riapertura avviene sotto il segno di 'Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud' (fino all'8 novembre), prima esposizione curata da Kathryn Weir, nominata Direttrice artistica del Madre nel 2020. Vengono indagate le pratiche contemporanee che hanno risposto ai massicci cambiamenti sociali dell'ultimo mezzo secolo: urbanizzazione, industrializzazione, creazione di nuove periferie urbane, svuotamento delle campagne, lotte relative alle libertà e alle restrizioni del corpo. Sei le sezioni: Spazio Urbano, Spazio Rurale, Spazio Periferico, Spazio Industriale, Spazio Extraterritoriale e Spazio del Corpo. Sette le opere che entrano in collezione attraverso acquisizioni e donazioni, tra loro l'iconica di Joseph Beuys 'Casa Orlandi' (1971), il museo celebra così anche la ricorrenza del centenario della nascita dell'artista tedesco. Per il Madre è una ripartenza dopo le chiusure dovute all'emergenza sanitaria, al cui superamento il museo regionale ha dato un significativo contributo ospitando un Covid Vaccine Center.

Omaggio a Santiago Calatrava nel Museo e Real Bosco di Capodimonte

A Napoli, nel Museo e Real Bosco di Capodimonte, l’omaggio a Santiago Calatrava, architetto, ingegnere, pittore, scultore, disegnatore, artista a tutto tondo con la mostra “Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli”, che offre una riflessione senza precedenti sui suoi 40 anni di carriera, svela la sua ricca produzione artistica attraverso una prospettiva e una chiave di lettura completamente nuova. LA mostra è stata prorogata fino al 22 agosto. Un’esposizione fortemente voluta da Calatrava, interamente sostenuta dalla Regione Campania grazie ai fondi europei POC Programma Operativo Complementare 2014-2020 e accolta con entusiasmo dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, co-curatore con Robertina Calatrava, moglie dell’artista. Un progetto organizzato dalla Scabec, società regionale dei beni culturali, in stretta collaborazione con lo Studio Calatrava. A completamento della mostra, Calatrava ha realizzato un’installazione per la Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, costruita nel 1745 dall’architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice per volere di Carlo di Borbone. Un’opera d’arte totale di un artista contemporaneo in una cappella barocca del ‘700. Una rilettura completa dello spazio, dalle vetrate al soffitto decorato di stelle, alle nicchie con disegni di rose, foglie e uccelli, una nuova illuminazione e nuovi arredi: le preziose sete di San Leucio come paramenti d’altare e vasi in porcellana che Calatrava ha prodotto ad hoc per la cappella, realizzati durante i laboratori con gli studenti e i maestri artigiani dell’Istituto ad indirizzo raro Caselli-De Sanctis - Real Fabbrica di Capodimonte.

Mostra “Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista”

Al Museo e Real Bosco di Capodimonte la mostra “Raffaello a Capodimonte: l’officina dell’artista” a cura di Angela Cerasuolo e Andrea Zezza. L'esposizione, aperta fino al 13 settembre, rientra tra le celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell'artista e si propone di valorizzare il patrimonio raffaellesco del Museo, molto più ricco e vario di quanto si sia soliti pensare. Il percorso di visita offre al pubblico le novità emerse dalla campagna di indagini diagnostiche condotte nel Museo, grazie a importanti collaborazioni istituzionali – alla base di questa mostra - che permetteranno un approccio originale sia alle opere d'arte, sia al lavoro della bottega dell'artista e a quelle dei suoi seguaci, mettendo in luce il complesso lavoro che sta dietro la creazione di originali, multipli, copie, derivazioni. Ma Capodimonte conserva anche un’opera fondamentale di Giulio Romano, il principale allievo di Raffaello, la Madonna della gatta (1518-1520 ca.?), eseguita seguendo un modello del maestro, e di cui le indagini diagnostiche aiutano a comprendere meglio tanto la complessa genesi esecutiva, quanto le cause dei problemi che ne hanno resa problematica la conservazione.

“Orogenesi” di Marco Stefanelli alla Galleria P.R.A.C.

“Orogenesi” è il titolo della personale di Marco Stefanelli, inaugurata a Napoli lo scorso 27 maggio presso gli spazi della Galleria P.R.A.C. Piero Renna Arte Contemporanea. Per la prima volta a Napoli, l’artista e designer torinese porta nella Galleria di Via Nuova Pizzofalcone la sua personale visione dell’arte, della vita, del mondo. Marco Stefanelli, classe 1974, dal 2006 sperimenta materiali con poetiche diverse: la plasmabilità delle resine, la natura organica del legno, la malleabilità del metallo. La ricerca sui cementi e i pigmenti durante il lungo soggiorno napoletano l’hanno portato a una rappresentazione più astratta dello spazio, con evidenti influenze e contaminazioni cromatiche. Orari: da martedì a sabato dalle 17 alle 19.30 su appuntamento, fino al 30 settembre 2021.

“Claude Monet: The Immersive Experience” alla Chiesa di San Polito

La mostra multimediale “Claude Monet: The Immersive Experience” presso la Chiesa di San Polito, adatta alle famiglie, si avvale delle più recenti tecniche di mappatura digitale per creare un'interpretazione totalmente nuova delle opere del padre dell’impressionismo. Tra pennellate proiettate a 360 gradi, su più di 1000 m2 di schermi, e realtà virtuale, il visitatore viene accompagnato in un viaggio attraverso i colori e i giochi di luce di oltre 300 dipinti di Monet. Il connubio tra arte e tecnologia che ne deriva porta a un risveglio dei sensi e a un piacere per gli occhi e per la mente. L’esperienza indica la strada per un nuovo modo di fruire l’arte, svelando la vita e l’opera di un grande artista come il fondatore del movimento impressionista. L'ultima sala, dedicata ai workshop, permetterà ai più piccoli di cimentarsi nell’arte di Monet, creando opere a lui ispirate, da portare con sé come ricordo della visita. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 (mercoledì giorno di chiusura), la mostra è aperta fino al 20 Ottobre 2021.

“Gladiatori” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli si svolge una mostra dedicata ai gladiatori che coniuga archeologia e tecnologia per raccontare un mito di tutti i tempi; il progetto scientifico che, senza sacrificare il rigore metodologico, unisce istituzioni italiane e straniere sotto l’egida di un condiviso percorso di conoscenza. L’esposizione è in programma al MANN sino al 6 gennaio 2022. Cuore dell’allestimento sono 160 reperti che, nel Salone della Meridiana, risultano suggestivi tasselli di un affascinante viaggio di ricerca in sei sezioni: 1) Dal funerale degli eroi al duello per i defunti; 2) Le armi dei Gladiatori; 3) Dalla caccia mitica alle venationes; 4) Vita da Gladiatori; 5) Gli Anfiteatri della Campania; 6) I Gladiatori “da per tutto”. Parte integrante dell’itinerario è la “settima sezione” tecnologica che, intitolata significativamente “Gladiatorimania” e concentrata nel Braccio Nuovo del Museo, costituisce un vero e proprio strumento didattico e divulgativo per rendere accessibili a tutti, adulti e ragazzi, i diversi temi della mostra. Orari: tutti giorni (tranne martedì) dalle 9 alle 19.30. Sabato, domenica e festivi accesso solo su prenotazione tramite i siti web coopculture.it, museoarcheologiconapoli.it e con l'app dedicata di Coopculture.