L’obiettivo è creare una rete di imprese che coinvolgano le migliori micro e piccole aziende della moda di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
Nasce a Salerno il consorzio South Italian Fashion (S.I. Fashion), con l’obiettivo di creare una rete di imprese che coinvolgano le migliori micro e piccole aziende della moda di otto regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La notizia è riportata da Il Bollettino.
Presidente Ifta: “Promuovere moda italiana con focus su aziende Sud”
“Il Covid-19 è stato come una grande lente di ingrandimento sulla realtà in generale”, spiega il presidente di Ifta, Independent Fashion Talent Association, imprenditore campano al timone del nuovo polo moda. “Uniti è meglio, l’idea di fare un Consorzio non è recente, ma il momento storico ne ha reso necessaria l’attuazione. Il distretto ha lo scopo di promuovere la moda italiana con un focus particolare sulle aziende che operano nelle regioni del Sud. E intende diventare crocevia di incontri, di scambi e contatti. Ma anche trait d’union tra domanda e offerta, tra aziende produttrici, buyer internazionali ed esperti di settore. Internazionalizzando e facilitando nella commercializzazione dei brand buyer oriented, nella ricerca e supporto di nuovi talenti, selezionati tra i giovani designer delle accademie moda italiane”.
I dati del settore moda
Il Bollettino riporta i numeri del settore della moda in Italia: 80 miliardi di euro di fatturato (8,5% del Pil) e 500mila addetti (12,5% dell’occupazione manifatturiera in Italia), in gran parte localizzati in Toscana, Marche, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Inoltre, il sistema manifatturiero italiano rifornisce al 60% il mercato globale della moda di qualità. L’industria tessile italiana rappresenta il 78% del totale delle esportazioni europee. Circa un terzo del valore generato dal sistema moda dell’Unione europea è italiano, circa 3 volte quello tedesco, 4 volte quello spagnolo, 5 volte quello francese. Il 70% dell’export di moda italiano si posiziona nella fascia di alta gamma.