L'uomo, 43 anni, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri di Montegabbione per omicidio volontario: è accusato di aver ucciso a coltellate l'ex moglie 40enne
Ha confermato la propria confessione anche davanti al pm, nel corso dell'interrogatorio che si è svolto nel pomeriggio a Terni, il 43enne P.I., accusato dell'omicidio della ex moglie Ornella Pinto, avvenuto la notte scorsa nel capoluogo campano. L'uomo, sottoposto a fermo per omicidio volontario, dopo l'aggressione è fuggito e stamani si è costituito alla stazione carabinieri di Montegabbione (Terni). E' stato portato nel carcere della città umbra.
Il femminicidio
Il delitto - in base a quanto si apprende da fonti investigative - sarebbe avvenuto la notte scorsa nell'appartamento della coppia, nel quartiere di San Carlo Arena a Napoli, dopo una lite. In casa, al momento dell'omicidio, intorno alle 4.30, era presente anche il figlio minorenne della coppia. A quanto ricostruito l'uomo ha inferto alla moglie 12 coltellate, poi è scappato di casa. Al momento della fuga però la donna era ancora in vita: secondo quanto emerge, sarebbe stata la sorella a chiamare il 118 dopo aver ricevuto una telefonata della vittima, trovata in una pozza di sangue. Ricoverata in condizioni molto gravi all'ospedale Cardarelli, la donna è stata sottoposta a una delicata operazione chirurgica ma è morta in ospedale. Durante le prime fasi dell'azione dei sanitari il suo cuore si era fermato due volte.
La fuga
L'uomo, a quanto si apprende, dopo l'omicidio si è messo alla guida della propria auto senza una meta precisa. Quando ha realizzato che era inutile continuare a vagare, si è fermato e ha deciso di costituirsi. Alle 7 ha citofonato alla stazione dei carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni. Gli ha aperto il comandante, a cui ha riferito di aver ucciso la moglie.
Sul fatto indagano sia la polizia che i carabinieri. Sulla versione dei fatti fornita dall'uomo i carabinieri del Nucleo investigativo di Terni e del comando compagnia di Orvieto - sotto il coordinamento diretto del procuratore capo Alberto Liguori - insieme agli agenti della squadra mobile di Napoli, svolgeranno comunque approfondimenti. Dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dal sostituto procuratore aggiunto della IV sezione (fasce deboli) Fabio De Cristofaro, non risultano, almeno per il momento, conflitti familiari. Gli investigatori, dopo aver sequestrato il cellulare della vittima e del compagno, hanno ascoltato familiari, parenti, vicini di case e amici della coppia.
La nota dell'ospedale
"Nonostante gli sforzi di tutto il personale, che ha sin dal primo momento cercato di salvare la vita della giovane donna giunta in pronto soccorso in codice rosso a seguito di un accoltellamento, la paziente è deceduta alle 10.35 di oggi (sabato 13 marzo 2021) - scrive il nosocomio -. Il decesso è sopraggiunto per un arresto cardiaco al termine di un delicato intervento mediante il quale l'equipe del Trauma Center e di Chirurgia Toracica ha cercato di risolvere le nove profonde lesioni polmonari".
Longo (Cardarelli): "Gesto vile e di una brutalità inaudita"
La direzione strategica Cardarelli, attraverso il direttore generale Giuseppe Longo, "esprime grande dolore per la perdita di questa giovane vita. È l'ennesimo episodio di aggressione e omicidio nei confronti di una donna - sottolinea Longo - un gesto vile e di una brutalità inaudita. Fatti come questo dovrebbero spingerci a una riflessione profonda su quanto sta accadendo. Siamo vicini alla famiglia di questa giovane madre e a tutte le donne".
De Magistris: “Profondo dolore e cordoglio”
"Ancora un brutale femminicidio a Napoli ad opera di chi dovrebbe amare la propria compagna invece di odiarla al punto di ucciderla", ha detto il sindaco di Napoli, Luigi se Magistris. "Le donne - prosegue - in questa pandemia stanno pagando un prezzo altissimo sulla loro pelle. Esprimo a nome mio e di tutta la città profondo dolore e cordoglio per il brutale omicidio di Ornella e ci stringiamo attorno ai suoi veri affetti".
Menna: "Non bastano più solo le parole"
"Ancora un'altra donna è stata ammazzata brutalmente dal compagno. Non bastano più solo le parole, occorre una politica reale che metta al primo posto dei suoi obiettivi la questione della violenza di genere". Lo afferma l'assessore alle Pari opportunità del Comune di Napoli, Francesca Menna, il quale sottolinea che "vengono stanziati pochi fondi, non c'è un piano strategico nazionale che realmente coinvolga tutti gli aspetti del fenomeno prevedendo finanziamenti importanti per la prevenzione, per il controllo e il contrasto, e così gli enti locali si trovano a combattere con le armi spuntate. Il ritardo nell'approvazione dei bilanci causato dal lockdown dell'anno scorso ha generato a cascata una serie di ritardi e - aggiunge - come sempre si fa fatica a mantenere un servizio indispensabile per i cittadini". Secondo l'assessore "questo ennesimo episodio dovrebbe fare capire che la violenza contro le donne è un fenomeno complesso, che denuncia una grave e profonda sofferenza delle persone e che quindi va affrontato con estrema serietà perché non si può combattere con spot televisivi e poca attenzione".
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