I fatti risalgono allo scorso giugno, quando i poliziotti di una Volante furono bersaglio di parole ingiuriose pronunciate da una persona che le aveva ripetute a un successivo passaggio della pattuglia. Alle offese si aggiunsero poi altri soggetti, tutti raggiunti dal provvedimento
Il Questore di Napoli ha emesso cinque provvedimenti di Divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, dopo i fatti accaduti lo scorso 14 giugno in piazza Bellini, a Napoli, quando i poliziotti di una Volante furono bersaglio di parole ingiuriose pronunciate da una persona che le aveva ripetute anche a un successivo passaggio della pattuglia. Gli agenti avevano così deciso di identificare l'uomo che si era rifiutato di dichiarare le proprie generalità continuando a offendere gli operatori e a urlare per attirare l'attenzione delle altre persone presenti. L'aggressore era stato poi raggiunto da altre due persone che, proferendo insulti all'indirizzo dei poliziotti, li avevano aggrediti e percossi per ostacolarne l'attività.
La vicenda
In quei frangenti erano sopraggiunti in supporto altri operatori che, dopo vani tentativi di riportare la calma, erano stati accerchiati da numerosi soggetti, due dei quali si erano stesi sul cofano di una volante per impedirne la marcia. Al termine degli incidenti un funzionario di polizia e altri 11 operatori avevano riportato contusioni e traumi con prognosi da 3 a 17 giorni mentre 5 volanti erano state danneggiate; tre soggetti erano stati arrestati per rifiuto di fornire le proprie generalità, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale mentre altri due denunciati per resistenza a Pubblico Ufficiale.
I provvedimenti
Per quei fatti cinque persone sono state rinviate a giudizio. I Daspo, istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, della durata di un anno per i tre arrestati e di sei mesi per i due denunciati, prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati in piazza Bellini e nelle strade adiacenti per la durata di una anno per i tre arrestati e di 6 mesi per i due denunciati. Ai destinatari è stato vietato, altresì, di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali sopracitati.
In quella circostanza vennero arrestati alcuni esponenti del centro sociale Insurgencia, per i quali il gip Chiara Bardi dispose l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il giudice precisò anche la correttezza dell'azione delle forze di polizia.