L'uomo è accusato, in concorso, di omicidio volontario aggravato per aver agito con premeditazione e per motivi abietti o futili, lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, reati tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose
E' stato arrestato a Mugnano di Napoli dai carabinieri di Castello di Cisterna G. M., ritenuto tra i mandanti dell'omicidio di Pasquale Malavita, avvenuto a Villaricca (Napoli) il 1 ottobre 2010. La vittima era parte del gruppo camorristico della "Vinella-Grassi", all'epoca dei fatti sottogruppo del clan "Amato-Pagano" a cui l'arrestato risulta legato, operante nell'area settentrionale di Napoli, Melito di Napoli e comuni limitrofi. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda.
L'omicidio
L'uomo è accusato, in concorso, di omicidio volontario aggravato per aver agito con premeditazione e per motivi abietti o futili, lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo di armi, reati tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Malavita, all'epoca dei fatti latitante e condannato a 18 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, si sarebbe lamentato con gli uomini del clan della "Vinella-Grassi" di non ricevere un adeguato "stipendio". Questi ultimi, temendo che Malavita iniziasse a collaborare con la giustizia, avrebbero richiesto ed ottenuto dai vertici del clan "Amato-Pagano", tra i quali, secondo gli investigatori, anche l'arrestato, l'autorizzazione ad eliminarlo.
La vittima venne quindi attirata in una trappola e uccisa mentre si recava all'ncontro in cui, gli era stato fatto credere, i vertici avrebbero ascoltato le sue rimostranze.