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Covid, in Campania 891 nuovi contagi su 14.109 tamponi

Campania

Il rapporto tra positivi e tamponi è del 6,3% contro il precedente 6%. Il totale dei positivi è di 180.568, quello dei tamponi effettuati di 1.908.017. Sono 11 i morti

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

L'ultimo bollettino dell'unità di crisi della regione evidenzia che i nuovi positivi sono 891, di cui 109 sintomatici e 782 asintomatici, su 14.109 tamponi.

I comuni di Capri ed Anacapri hanno disposto, con due ordinanze, che da oggi sull'isola si applichino le norme della fascia gialla e non quelle della zona arancione disposta ieri per la Campania dal governatore della regione Vincenzo De Luca. Pertanto i ristoranti potranno aprire e svolgere servizio ai tavoli fino alle 18.

Per prevenire l'eventuale diffusione della variante inglese del Covid l'Unità di Crisi della Regione Campania ha disposto, con decorrenza immediata, controlli straordinari all'aeroporto di Capodichino a Napoli, "in attesa degli atti governativi relativi al divieto di ingresso in Italia di cittadini provenienti dal Regno Unito".

Intanto il lungomare e la vicina via Chiatamone sono stati bloccati dai ristoratori a Napoli che protestano contro la decisione del presidente della Regione (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

19:44 - Al via i buoni spesa del Comune di Napoli

"Abbiamo pubblicato, bruciando i tempi e primo fra i Comuni medi e grandi del Paese, l'elenco dei cittadini ammessi e non ammessi sul sito istituzionale del Comune di Napoli. Ad ognuno degli ammessi arriverà nelle prossime ore la comunicazione con il relativo pin e le istruzioni da seguire. Anche ai non ammessi arriverà comunicazione e motivazione di esclusione" Così il sindaco Luigi de Magistris, il vice Sindaco Enrico Panini e l'assessore alle Politiche sociali Monica Buonanno commentano la pubblicazione degli elenchi dei richiedenti il bonus alimentare Su 46.316 richiedenti, sono stati ammessi 40.031 nuclei mentre sono 6.285 i non ammessi.

19:17 - Casertana-Viterbese, Lega Pro: "Non c'erano condizioni per rinvio"

La Lega Pro ha ribadito con un comunicato che, a norma di regolamento, non c'erano le condizioni per un rinvio della partita. Secondo la Lega Pro lo slot per la richiesta di rinvio era già stato usato dalla società campana. Inoltre, secondo le norme Uefa, la Casertana aveva 16 giocatori negativi disponibili, ovvero più di quelli della soglia minima per giocare.

19:07 - Giocatori febbricitanti, iniziata Casertana-Viterbese

È iniziata con 45 minuti di ritardo la partita di Lega Pro, allo stadio Pinto di Caserta, tra la squadra locale della Casertana e la Viterbese. La Casertana, che ha 15 positivi al Covid, è scesa in campo con nove uomini.

18:11 - Sindaco annuncia altro decesso a Torre Annunziata

Ancora un decesso causato dal Covid-19 a Torre Annunziata (Napoli). Ad annunciarlo, attraverso una nota, è il sindaco della città vesuviana Vincenzo Ascione, che ha comunicato come nelle ultime ore siano state registrati tredici nuovi casi di contagio e al contempo anche dodici guarigioni. Sale dunque a 197 i cittadini attualmente positivi: di questi tredici risultano ricoverati. Sono invece 28 i decessi causati dal Coronavirus da inizio pandemia. 

18:01 - Giocatori febbricitanti, ritardato di 45 minuti l'inizio di Casertana-Viterbese

È stato ritardato di 45 minuti l'inizio del match di Serie C (girone C) tra Casertana e la Viterbese. La partita doveva cominciare, allo stadio Pinto di Caserta, alle 17.30. La Casertana ha 15 giocatori positivi al Covid e, almeno a leggere la distinta di inizio gara, dovrebbe schierare in campo solo nove uomini, alcuni dei quali con decimi di febbre; il ritardo nell'inizio della gara sarebbe legato all'effettuazione di test rapidi ad alcuni giocatori della Casertana da parte dell'Asl. In una nota pubblicata in precedenza sul proprio sito, la società campana ha denunciato di essere stata "costretta" a giocare a causa del rifiuto della Viterbese di rinviare la gara, preannunciando l'utilizzo di calciatori "febbricitanti, sebbene risultati negativi all'ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri".

17:41 - Screening popolazione a Quarto con tamponi antigenici

Inaugurata questa mattina la campagna di screening della popolazione con tamponi antigenici attuata in sinergia tra il Corpo Militare dell'Ordine di Malta Acsmom, la AFT dei medici di medicina generale e medici di base, la direzione generale dell'Asl Napoli 2 Nord ed il Dipartimento di Epidemiologia. Gli esami sono stati effettuati e proseguiranno nel cortile della chiesa di San Castrese in via De Curtis. "L'operazione - informa il sindaco Antonio Sabino - sarà interamente gestita dai medici di base che procederanno con le prenotazioni dei test sulla base di proprie valutazioni sanitarie. In questo modo potremo avere un quadro più chiaro della situazione epidemiologica in città, estendendo a tutti la possibilità di testarsi in modo semplice e ed avere il risultato in tempi brevissimi". E' la prima campagna di questo tipo ad essere avviata nell'ASL Napoli 2. A Quarto nelle ultime settimane si è registrata un aumento elevato di positivi al coronavirus con una punta di 116 persone contagiate in cinque giorni e chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per evitare la diffusione al contagio. Al momento si registrano 824 casi di positività con 821 persone in isolamento fiduciario domiciliare e tre ospedalizzati. In totale dall'inizio dell'epidemia sono 1273 le persone contagiate con 7 decessi.

17:36 - Capri resterà zona gialla fino al 23 dicembre

Capri resterà zona gialla da stamattina e sino al 23 dicembre. Sono entrate, infatti, in vigore oggi le ordinanze comunali di Capri ed Anacapri, con le quali l'isola azzurra recependo le disposizioni nazionali si è "organizzata" come località in zona giallo, e quindi in controtendenza rispetto all'arancione voluto per la Regione Campania dal Governatore Vincenzo De Luca. E come previsto dai dispositivi comunali, dunque, da questa mattina alle 5 ristoranti, bar, pub e pasticcerie del territorio isolano avevano diritto di restare aperti sino alle ore 18, permettendo inoltre la consumazione al tavolo per un massimo di quattro clienti, salvo che siano conviventi. Consentito, poi, sulla terra dei Faraglioni sino alle ore 22 il servizio da asporto, ma con divieto di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici. Intanto oggi del caso si è interessato il Prefetto di Napoli come spiegato dal vicesindaco di Anacapri Franco Cerrotta che ha firmato l'ordinanza comunale che ha raccontato che il Prefetto ha telefonato chiedendo di soprassedere rispetto all'ordinanza comunale.
Il vicesindaco di Anacapri ha però ribadito che "attende ancora la risposta della Regione Campania rispetto alla prima nota di richiesta di riaprire le scuole di ogni ordine e grado" dichiarandosi "disposto però a sedersi intorno ad un tavolo insieme al sindaco di Capri per capire quali soluzioni si possano adottare sull'isola. Ribadisco e sono certo - continua Cerrotta - che l'atto amministrativo messo in campo è pertinente e rispettoso delle aspettative e della peculiarità delle condizioni del territorio isolano". Sul fronte dell'altro comune riprende l'argomento il sindaco di Capri Marino Lembo che ha chiarito che "con questi atti non vogliamo provocare né entrare in polemica con nessuno - ha detto - li abbiamo adottati solo per garantire un minimo di vivibilità sull'isola, dal momento che la situazione attuale lo permette. I nostri cittadini hanno sempre mantenuto un comportamento virtuoso - continua il primo cittadino caprese - e infatti al momento i casi di positività sull'isola sono contenuti e sotto controllo, anche grazie alle misure di sicurezza messe in atto dalle amministrazioni isolane". Stamattina, comunque, i pochi bar aperti hanno disposto i tavolini rispettando distanziamenti e prescrizioni permettendo, così, quantomeno a residenti e stanziali, considerato che negli ultimi mesi a Capri non sono sbarcati turisti né si verificano assembramenti e caos, di assaporare, complice la splendida giornata e le temperature poco invernali, un caffè domenicale seduti all'esterno.

17:20 - Calcio, Casertana in campo con giocatori "febbricitanti"

La Casertana Calcio falcidiata dal Covid, con ben 15 calciatori positivi, "costretta" a scendere in campo con la Viterbese - alle 17.30 - "con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari, alcuni dei quali sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all'ultimo ciclo di tamponi". La settimana scorsa il club di Lega Pro aveva ottenuto il rinvio del match contro il Bisceglie per l'alto numero di tesserati positivi al Covid, spendendo dunque l'unica opportunità concessa di ottenere un rinvio; i contagiati sono aumentati e così la Casertana del presidente Giuseppe D'Agostino sperava in una deroga però rifiutata.
Sarebbe stato il team laziale, la Viterbese, ad opporsi secondo quanto denuncia la società casertana in una nota pubblicata sul proprio sito, in cui prende atto in maniera molto critica "del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario. Nel rispetto dell'art 48 comma 3 delle NOIF che prevede 'l'obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica', la Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a ciò va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all'ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata e decimata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Sono ben 15 positivi al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un'inevitabile presa di coscienza". La società rossoblù ricorda che "sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco".

17:07 - In Campania 891 nuovi contagi su 14.109 tamponi

E' sostanzialmente stabile la curva dei contagi in Campania. L'ultimo bollettino dell'unità di crisi della Regione evidenzia che i positivi del giorno sono 891 di cui 109 sintomatici e 782 asintomatici. I tamponi del giorno sono 14.109. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 6,3% contro il precedente 6%. Il totale dei positivi è di 180.568, quello dei tamponi effettuati di 1.908.017. Sono 11 i morti, 4 nelle ultime 48 ore, 7 in precedenza, per un totale di 2.571 deceduti. I guariti sono 1.104 per un totale di 94.031. Per quanto riguarda il report dei posti letto su base regionale, a fronte di 656 posti di terapia intensiva disponibile ne risultano occupati 119. Su 3.160 posti letto di degenza disponibili, tra posti letto Covid ed offerta privata, quelli occupati sono 1.554.

16:30 - Napoli, quarantena per arrivi in aereo da Uk

L'Unità di Crisi della Regione Campania ha disposto, con decorrenza immediata, controlli straordinari all'aeroporto di Capodichino a Napoli, "in attesa degli atti governativi relativi al divieto di ingresso in Italia di cittadini provenienti dal Regno Unito". I passeggeri saranno sottoposti a controllo e scatterà in ogni caso la messa in quarantena "per impedire la possibile diffusione di una nuova variante del virus". Le misure si applicano con effetto immediato.

Controlli, autocertificazioni e documentazione sanitaria (solo per gli arrivi) regolari e fluidi. E' questa la situazione nell'aeroporto di Capodichino a Napoli. Chi rientra dall'estero è infatti tenuto ad effettuare il tampone 48 ore prima di partire per l'Italia. Oggi sono stati 47 i voli in arrivo e 46 quelli in partenza. In linea con le prescrizioni sanitarie, lo scalo ha adottato - si sottolinea - le misure necessarie a garantire la sicurezza dei passeggeri. Installati termoscanner per il rilievo della temperatura corporea a tutti i passeggeri in arrivo e partenza. Sono stati poi previsti percorsi unidirezionali lungo i quali sono disposti dispenser con gel igienizzanti e segnaletica per il distanziamento sociale. Installate cabine per la sanificazione ai controlli di sicurezza e infine trattamenti di sanificazione dell'aria condizionata (lampade UV-C per la disinfezione dell'aria con sistemi di filtrazione di tipo ospedaliero) e di tutte le apparecchiature in uso ai passeggeri: carrelli, vaschette porta oggetti e sedia a rotelle per viaggiatori con ridotta mobilità.

14:24 - Presidente Aicast: "Vogliamo essere consultati"

"L'ordinanza di De Luca va ritirata e, per i prossimi provvedimenti, chiediamo di essere consultati". Così Antonino Della Notte, presidente di Aiscat (Associazione del commercio e del turismo), in piazza con i manifestanti. Il blocco stradale, che sta interessando la zona dello shopping di Napoli, è stato ridotto, fino all riunione, in attesa della riunione in videoconferenza con De Luca, ma prosegue in piazza Vittoria. I manifestanti hanno liberato pochi minuti fa via Riviera di Chiaia. "Aspettiamo comunque di ascoltare le proposte del Governatore " , aggiunge Della Notte.

13:51 - Napoli, Fipe: ordinanza De Luca va rivista

"Al presidente De Luca chiediamo la revoca, o comunque, la revisione dell' ordinanza di ieri". Così il presidente della Ferderazione pubblici esercizi - Confcommercio di Napoli, Massimo Di Porzio, che sostiene , insieme a Confesercenti ed Aiscat la protesta dei ristoratori napoletani. "Non possiamo accettare solo una mancia - aggiunge Di Porzio - mentre, con la città piena di gente ed i negozi aperti, siamo gli unici a non poter lavorare" Il blocco stradale - aggiunge il presidente della Fipe - nasce dall'esasperazione della categoria. Ci aspettavamo di poter aprire almeno per qualche giorno, e all' ultimo momento ci hanno dato il contrordine". Intanto, il blocco stradale attuato anche alla Riviera di Chiaia sta provocando tensione con gli automobilisti residenti in zona che chiedono di poter passare. 

13:46 - Folla in strada a Napoli, file all'esterno dei negozi

Tanta gente in strada a Napoli nell'ultima domenica prima delle feste natalizie e soprattutto prima che si torni in zona rossa dal 24 dicembre, come prevedono le misure varate dal Governo, con la chiusura dei negozi. Dal quartiere Vomero, passando per via Toledo e via Chiaia, con il passare delle ore è cresciuto il numero dei napoletani, quasi tutti con mascherina, che si sono riversati in strada per gli ultimi acquisti o anche solo per godere della bella giornata di sole. File fuori a molti negozi, nelle quali è più difficile mantenere il distanziamento, ma anche all'esterno di diversi bar. Sconcerto tra i cittadini quando dalle ore 11, i lavoratori dei bar hanno comunicato alla clientela che non si poteva più effettuare la vendita, nemmeno d'asporto, di bevande alcoliche e analcoliche, caffè compreso, in virtù dell'ordinanza emessa ieri dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Parole che hanno lasciato di stucco i cittadini. Ma in molti bar, dopo un po' di esitazione, si è tornato a vendere almeno il caffè. "Se possiamo vendere solo la bottiglia d'acqua che senso ha stare aperti - ha detto Enzo, proprietario di un bar - De Luca ci sta facendo impazzire con tutte queste ordinanze. Il Governo deve intervenire: perché noi in Campania dobbiamo essere così penalizzati a differenza di chi lavora in un'altra regione?". Al momento, nonostante i grandi flussi di persone, non si registrano particolari situazioni di criticità. Ingente la presenza di forze dell'ordine, sia a piedi che con volanti, a controllare che non di verifichino assembramenti.

12:49 - Domani asta di beneficenza promossa dal cardinale Sepe

Sono tanti i doni che verranno battuti all'Asta di Beneficenza, domani, alle ore 18.30, nel salone di rappresentanza del Palazzo arcivescovile di Napoli, per volere del Cardinale Crescenzio Sepe, in Largo Donnaregina. Ci sono doni del Presidente della Repubblica, Mattarella, di Papa Francesco, del presidente del Consiglio, Conte, del governatore della Campania, De Luca, del sindaco de Magistris, della Prefettura di Napoli e anche dello stesso cardinale arcivescovo (Croci pettorali, anello episcopale, orologi e penne pregiate, oggetti di argento). Il ricavato consentirà di finanziare qualche progetto da realizzare in struttura ospedaliera pediatrica e per sostenere "Casa di Tonia" dove vengono accolte giovani donne rimaste sole per avere scelto la maternità e non l'aborto. Per stare alle regole anti-Covid-19, l'invito del Cardinale è riservato a un numero limitato di persone, che indosseranno rigorosamente la mascherina e staranno sedute in maniera distanziata. Animeranno l'asta la giornalista Brunella Chiozzini e il noto artista napoletano Peppe Iodice. Questo il pensiero del cardinale Sepe: "Ho riflettuto molto sulla opportunità di tenerla anche quest'anno, attesa la gravissima crisi sanitaria ed economica provocata dal Covid-19, con le conseguenti misure restrittive. Ma moltissimi bambini soffrono, si trovano ricoverati negli ospedali e vivono in situazioni di grave indigenza familiare, perché il virus, che ancora si va diffondendo paurosamente, ha determinato nuove povertà. Per questo non possiamo e non dobbiamo fermarci e arrenderci. La nostra formazione cristiana ci obbliga ad andare oltre, a guardare lontano, ad aprire il cuore alla speranza del nuovo giorno, facendo prevalere la responsabilità di agire e reagire".

12:43 - Alta affluenza alla stazione di Napoli

Maggiore affluenza rispetto ai giorni scorsi nelle stazioni ferroviarie di Napoli, ed Afragola, dove arriva la maggior parte dei treni provenienti dal Nord, e in minor misura nei capoluoghi delle altre province campane. La Polfer sta controllando, già da ieri, migliaia di autocertificazioni in possesso dei viaggiatori; rispetto alla scorso weekend, sono molti di più i viaggiatori muniti della documentazione obbligatoria e informati sulle prescrizioni da seguire. Poche le sanzioni elevate finora. È la stazione di Napoli ad essere osservata speciale, ma gli agenti della Ferroviaria guidati da Olimpia Abbate stanno gestendo senza problemi l'afflusso dei tantissimi viaggiatori arrivati tra ieri e oggi.

12:34 - Nel Napoletano giocattolo in regalo bimbi fino10 anni

Un giocattolo a tutti i bambini e le bambine residenti a Ottaviano, in provincia di Napoli, da 0 a 10 anni. È l'iniziativa dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Capasso, partita questa mattina (domenica 20 dicembre) e destinata a proseguire nei prossimi giorni. In totale saranno donati 2.356 giocattoli a circa 1.500 famiglie, divisi in 7 categorie diverse. A consegnare i regali, nel massimo rispetto delle regole anti-covid, è direttamente Babbo Natale, che porta anche una lettera ad ogni bambino. Spiega il sindaco Luca Capasso: "Non sono stato il solo a voler fare questo regalo speciale. Se siamo riusciti ad attuare questa importante iniziativa, lo dobbiamo all'assessore Virginia Nappo e al suo consueto impegno, al responsabile dell'ufficio scolastico e a tutte le ragazze del servizio civile del Comune che hanno fatto un grande lavoro in questi giorni terribili. Li ringrazio tutti". Aggiunge, poi, il primo cittadino: "Un sorriso dei nostri piccoli restituisce la speranza a tutti noi ed era doveroso, per l'amministrazione comunale, trovare il modo di provare a farli felici, soprattutto in un periodo così difficile".

12:20 - Controlli della Polizia sugli assembramenti a Napoli

A Napoli gli agenti dei commissariati San Ferdinando, San Paolo e Vicaria-Mercato, con i militari della Guardia di Finanza, hanno effettuato un servizio di controllo del territorio nella zona di Chiaia e dei "baretti". Nel corso dell'attività di ieri sono state identificate 85 persone, di cui 10 con precedenti di polizia, e controllati 5 veicoli; inoltre, sono stati controllati quattro esercizi commerciali di cui due sanzionati per inottemperanza alle misure anti Covid-19. In particolare, un bar in via Filangieri che ha consentito agli avventori di consumare le bibite all'interno del locale e un altro in vico Belledonne a Chiaia perché vendeva bevande non confezionate per l'asporto che venivano consumate davanti all'ingresso dell'esercizio. Infine, cinque persone sono state sanzionate: due perché trovate fuori dal proprio comune di residenza senza giustificato motivo e altre tre poiché sorprese a consumare bevande nelle vicinanze di attività commerciali. Nella stessa serata, inoltre, gli agenti del Commissariato Decumani hanno effettuato un servizio finalizzato ad evitare assembramenti nella zona del centro storico tra piazza San Domenico Maggiore e piazzetta Nilo. Nel corso dell'attività sono state identificate 210 persone di cui 12 sanzionate per inottemperanza alle misure anti Covid-19 perché non indossavano la mascherina, per il consumo di bevande nelle vicinanze di attività commerciali oltre l'orario consentito e poiché sorprese fuori dal proprio comune di residenza senza giustificato motivo.

 

 

12:18 – Riunione tra Regione e Camere di Commercio

La Regione Campania ha convocato per le 16 di oggi una riunione con i rappresentanti delle Camere di Commercio "per avviare da subito le attività finalizzate al riconoscimento dei ristori per le spese di approvvigionamento sostenute in vista della riapertura delle attività, inibita per effetto dell'ordinanza n.98 del 19 dicembre 2020, nonché per l'istruttoria relativa ai ristori statali per le misure restrittive precedentemente disposte dai vari provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione". "Saremo vicini - ha detto il presidente Vincenzo De Luca - e daremo tutto l'aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l'epidemia. Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo".

12:03 - Tre fratelli morti in pochi giorni a Pietralcina

Tre fratelli uccisi dal Covid nel giro di pochi giorni: è il triste primato registrato a Pietrelcina (Benevento), paese natale di San Pio. La comunità piange la morte dei fratelli Pilla, strappati all'affetto dei loro cari in breve tempo. Prima il decesso di Francesco, 77 anni, commerciante; poi il 90/enne Nazzareno e, in ultimo, Pellegrino, 85 anni, che dopo una vita da emigrante in Svizzera aveva deciso di godersi la pensione nel suo paese d'origine. I tre fratelli Pilla morti a causa del Coronavirus e vittime di un cluster familiare, avevano altri tre fratelli, già deceduti nel passato, ed altre tre sorelle che sono tuttora viventi.

11:59 - Molti ragazzi per le strade di Caserta nonostante i divieti

Folla di ragazzi ieri sera nelle strade del centro a Caserta, ma anche, seppur in misura minore, ad Aversa e Santa Maria Capua Vetere, nonostante le ordinanze dei sindaci dei tre Comuni che vietavano assembramenti e stazionamenti, limitandoli al massimo ai familiari conviventi, con coprifuoco a partire dalle 22 e divieto assoluto (in vigore dalle 11 di mattina) di vendere e consumare bevande alcoliche e analcoliche, esclusa l'acqua, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. I tre sindaci Carlo Marino (Caserta), Alfonso Golia (Aversa) e Antonio Mirra (Santa Maria Capua Vetere) avevano concordato il contenuto delle ordinanze con prefetto e forze dell'ordine nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ma i dispositivi hanno retto solo parzialmente visto l'altissimo numero di persone, perlopiù adolescenti e ventenni, che hanno invaso le strade centrali delle tre città, assembrandosi, come è avvenuto a Caserta, per comprare alcol e altre cose da bere o mangiare. La Polizia Municipale di Caserta guidata da Luigi De Simone ha controllato una dozzina di esercizi commerciali, sanzionando un noto bar del centro, che dovrà star chiuso per 24 ore e pagare la sanzione, perché vendeva bevande dopo l'orario consentito. Tante famiglie hanno invaso il corso ad Aversa, dove i vigili urbani agli ordini di Stefano Guarino, hanno pattugliato le strade usando anche lampeggianti per evitare assembramenti. Minore, rispetto alle scorse settimane, l'afflusso di persone, e soprattutto di ragazzi, provenienti da altri comuni; ma nelle ore della movida, nonostante quasi tutti i bar fossero chiusi, tanti giovani si sono riuniti in piazza Paul Harris, area pico illuninata e priva di negozi divenuta ultimamente luogo di ritrovo per comitive di adolescenti. Tanti ragazzi in strada anche a Santa Maria Capua Vetere, dove la polizia municipale, con tutti i bar del centro chiusi, ha bloccato anche l'unico distributore di bevande presente. Dopo le 22 le strade si sono svuotate.

11:56 – Fapi: “La Campania non ha valutato le ricadute sulla ristorazione”

"E' comprensibile che i ristoratori partenopei dopo mesi di mancati incassi, protestino per le misure restrittive assunte dal presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca. La Campania ha adottato un'ordinanza più rigorosa, andato ben oltre quella nazionale, senza considerare le ricadute economiche sul settore della ristorazione. Le scelte assunte si traducono in mancato lavoro e fatturato per tantissime attività di somministrazione che proprio a Natale ne approfittavano per guadagnare qualcosa in più, incoraggiati dalla presenza di tanti campani che rincasavano anche per gustare le pietanze tipiche della tradizione napoletana". Così il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.

11:55 - Due messe per ricordare le vittime nel Napoletano

Domani, lunedì 21 dicembre, alle 18 Torre del Greco (Napoli) si ferma per pregare e rendere omaggio alle vittime del Covid. Spente le luminarie in tutte le strade della città, saranno le campane - che suoneranno all'unisono - a ricordare donne e uomini torresi che hanno perso la vita tra marzo e dicembre a causa del Coronavirus: 58 le vittime fino ad oggi. A unire le famiglie colpite dal lutto, sarà la preghiera: due messe solenni saranno celebrate in contemporanea nella parrocchia di Santa Maria La Bruna e in quella di Santa Maria del Popolo, dove sarà accolto un numero limitato di parenti delle persone defunte a causa della pandemia. Infatti saranno mogli, mariti, figli, genitori o fratelli delle 58 vittime torresi gli unici a poter presenziare alle funzioni, nel rispetto del distanziamento e delle limitazioni anti contagio. Al loro fianco ci saranno il decano don Salvatore Accardo, il parroco don Rosario Borrelli, il sindaco Giovanni Palomba e l'assessore alla Cultura Enrico Pensati, promotori dell'iniziativa. Sarà possibile seguire in diretta le due celebrazioni: fin dalle 17.45, grazie al regista Carmine Garofalo - che metterà gratuitamente a disposizione tecnici e attrezzature di Tele Torre e Italiamia - sarà garantito un collegamento da entrambe le chiese. La telecronaca dell'evento sarà invece affidata alla giornalista Mariella Romano. La diretta sarà trasmessa in chiaro sul canale 274 del digitale terrestre. Per seguire dal web, sarà possibile collegarsi al sito mariellaromano.it oppure sulle pagine Facebook delle due parrocchie.

11:54 - Statuina infermiera in dono ai vescovi avellinesi

L'infermiera impegnata a salvare la vita delle persone colpite dal Covid-19 è il nuovo personaggio del Presepe 2020. E' raffigurata in una statuina realizzata da un laboratorio di arte presepiale di Napoli associato a Confartigianato e viene donata a tutte le diocesi italiane. In Irpinia, il presidente di Confartigianato Avellino, Ettore Mocella, insieme a Coldiretti, ha promosso l'iniziativa. La statuina è stata già consegnata al vescovo di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco, Pasquale Cascio. Martedì l'incontro con il vescovo della diocesi Ariano-Lacedonia, Sergio Melillo, a seguire con il vescovo di Avellino, Arturo Aiello. Il simbolo dell'impegno e del sacrificio di tutto il mondo della sanità per la cura delle persone colpite dalla pandemia è stato presentato da Confartigianato, Coldiretti, Fondazione Symbola, sotto l'egida del Manifesto di Assisi. Mocella riprende le parole del presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, per rimarcare l'importanza del progetto "in un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. Notevole l'impegno di medici, infermieri e di quanti lavorano in ambito sanitario in provincia di Avellino - dichiara Mocella - In questa fase non va dimenticato l'enorme sacrificio che stanno sopportando tutti gli imprenditori e gli artigiani dell'Irpinia. Un anno devastante per loro. In tanti rischiano di chiudere definitivamente bottega. Noi continueremo ad essere al loro fianco". "L'invito - conclude il presidente Mocella - è ad acquistare prodotti di aziende irpine, che sono garanzia di qualità e originalità. In questo modo, si aiuteranno anche tutte le imprese locali che danno lavoro a centinaia di persone in provincia".

10:59 - Ristoratori bloccano di nuovo il lungomare di Napoli

Il lungomare e la vicina via Chiatamone sono stati bloccati dai ristoratori a Napoli che protestano contro la decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di mantenere la Campania in fascia arancione anziché in quella gialla come invece aveva previsto da oggi e fino al 23 dicembre il ministero della Salute.

9:59 - De Magistris: “Siamo alla schizofrenia istituzionale”

"Ci vuole rispetto per le persone. I cittadini non sono sudditi", ha scritto su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che, in merito alle ultime misure adottate da Governo e Regione Campania, parla di "schizofrenia istituzionale". "Dopo giorni di anticipazioni, venerdì il Governo annuncia le misure per Natale. Zona rossa con intervallo di arancione. Lo stesso Governo prevede la zona gialla in Campania, che era arancione, dal 20 al 23 dicembre. Quindi bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, si preparano ad aprire dopo settimane di chiusure. Sistemano i locali, richiamano il personale, comprano le materie prime. Noi prepariamo un'ordinanza per consentire alle forze di polizia di intervenire meglio in caso di assembramenti in modo da garantire circolazione delle persone e funzionalità delle attività commerciali. Dopo 24 ore dalla decisione del Governo, senza avvisare nessuno, arriva l'immancabile ordinanza del Presidente della Regione Campania che istituisce nuovamente la zona arancione. Con buona pace di tutti quelli che si erano organizzati per far funzionare al meglio, sotto Natale, l'entrata in vigore temporanea della zona gialla. Eppure - ricorda il sindaco - nei giorni scorsi ci sono stati più incontri tra Governo e Regioni. Uno stabilisce una linea, l'altro la rinnega, in mezzo i cittadini. Siamo alla schizofrenia istituzionale. Inadeguatezza, confusione, contraddizioni, assenza di chiarezza, poca trasparenza. Ma come deve comportarsi il cittadino di fronte a tale mancanza di rispetto? Davvero non ci meritavamo tutto questo in un Natale già triste ed amaro", conclude de Magistris

8:07 – Capri e Anacapri contro l'ordinanza di De Luca: “Restiamo zona gialla”

I comuni di Capri ed Anacapri hanno disposto, con due ordinanze, che da oggi sull'isola si applichino le norme della fascia gialla e non quelle della zona arancione disposta ieri per la Campania dal governatore della regione Vincenzo De Luca. Pertanto i ristoranti potranno aprire e svolgere servizio ai tavoli fino alle 18. I sindaci ritengono che la particolare condizione dell'isola e i controlli agli imbarchi garantiscano a sufficienza la sicurezza senza bisogno di ulteriori restrizioni, e intendono adeguarsi alle disposizioni del ministero della Salute, che prevede per la Campania la zona gialla, invece che a quelle della Regione.