Coronavirus Campania, De Luca: “Senza controlli si rischia chiusura regioni”

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Così il governatore in una diretta Facebook: "Oggi filtriamo il più possibile. Chi non fa questo lavoro tra un mese dovrà chiudere le regioni e in quel caso noi chiuderemo le frontiere della Campania”

Dal 12 agosto a oggi sono state fermate duemila persone positive al coronavirus all’aeroporto di Capodichino, al porto di Napoli e nelle stazioni, mentre altre mille sono state individuate dopo aver avuto contatti con passeggeri provenienti dall'estero. A riportare i dati è il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il quale, durante una diretta Facebook da Battipaglia, ha affermato che “senza la nostra ordinanza oggi ci sarebbero tremila persone contagiate in giro per la regione”.

La maggior parte dei positivi “era asintomatica ma contagiosa - ha proseguito -. Oggi filtriamo il più possibile. Chi non fa questo lavoro tra un mese dovrà chiudere le regioni e in quel caso noi chiuderemo le frontiere della Campania”, ha sottolineato De Luca. (CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA)

“Numeri stanno scendendo”

"La Campania è l'unica ad avere avuto il coraggio di fare l'ordinanza su tamponi e quarantena a tutti quelli che vengono da fuori”, ha detto ancora il governatore campano, osservando poi che grazie all’attività di controllo il numero dei positivi sta già scendendo. “Ancora una settimana e abbiamo risolto il problema dei rientri”, ha concluso.

Sul problema dei casi con link di rientro, De Luca era intervenuto già ieri in occasione dell'inaugurazione del Dea di primo livello all'ospedale di Piedimonte Matese: "La ripresa del contagio di covid 19 è legata per il 90% a persone tornate dall'estero e da altre regioni", aveva dichiarato, ribadendo che il lavoro di tracciamento "è indispensabile, perché per ogni positivo che individuiamo oggi ci risparmiamo tra un mese e mezzo dieci contagi”. 

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