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Napoli, chiede prestazioni sessuali in cambio di esami: sospeso docente universitario

Campania

La misura cautelare interdittiva è di 9 mesi. I reati contestati nei confronti di un professore di Diritto processuale civile della “Federico II” e della “Giustino Fortunato” di Benevento sono induzione indebita a dare o promettere utilità e falsità ideologica

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Prestazioni sessuali in cambio di esami. È questa l'accusa nei confronti di un docente di Diritto processuale civile dell’Università “Giustino Fortunato” di Benevento e della “Federico II” di Napoli. I reati contestati sono induzione indebita a dare o promettere utilità e falsità ideologica. Tra i reati contestati non figura la violenza sessuale. 

La polizia giudiziaria del nucleo economico-finanziario di Napoli ha eseguito un'ordinanza del gip del tribunale del capoluogo campano che dispone la sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio di docente universitario per 9 mesi come misura cautelare interdittiva. Le forze dell’ordine hanno anche eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, adottato dalla procura di Napoli (guidata da Giovanni Melillo), nell'inchiesta condotta dai pm Henry John Woodcock e Francesco Raffaele.

Indagati anche studenti

Nell'inchiesta risultano indagati anche alcuni studenti: per gli inquirenti, i ragazzi, di entrambi i sessi e iscritti a entrambe le università, avrebbero aderito all'accordo del docente, che si proponeva anche come intermediario per poter superare altri esami non legati alla sua materia, acconsentendo ai rapporti sessuali. Gli studenti indagati sono stati destinatari di decreti di perquisizione, eseguiti dalla Guardia di Finanza. 

Le indagini

I fatti accertati si sarebbero svolti tra la primavera 2019 e le prime settimane del 2020. Le indagini sono partite da un'altra inchiesta dalla quale sono emersi elementi che hanno portato all'apertura di un fascicolo a carico del professore e degli studenti coinvolti. Prima delle date degli esami, si svolgevano incontri preliminari tra il professore e gli studenti, anche al di fuori dell'università. In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nella sede delle università, ma non erano stati svolti in quel luogo oppure non erano mai stati sostenuti. Gli esami, inoltre, alla luce delle indagini, potrebbero essere ritenuti non validi.