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Coronavirus Napoli, donate 200 mascherine trasparenti per i sordi

Campania
Le mascherine (ANSA)

A idearle sono state le associazioni “Ciro Vive” e “Diritto alla salute”, che questa mattina davanti al sindaco Luigi de Magistris hanno consegnato le prime unità (160 per adulti e 40 per bambini) all'Ente Nazionale Sordi onlus partenopeo 

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L’uso della mascherina diventerà obbligatorio durante la cosiddetta Fase 2 al fine di contenere la diffusione del contagio da coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPE E GRAFICI). Tuttavia, l’utilizzo di questo dispositivo protettivo potrebbe diventare uno strumento di esclusione sociale per i sordomuti, impossibilitati a leggere le labbra e quindi a relazionarsi con gli altri. Per questo motivo, le associazioni "Ciro Vive", presieduta da Antonella Leardi, e "Diritto alla salute", guidata da Maria Romano, hanno deciso di realizzare delle speciali mascherine, in tessuto non tessuto, dotate di una copertura trasparente all'altezza della bocca, in modo tale da rendere visibili le labbra. Questa mattina, davanti al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, i primi duecento pezzi, cuciti dalla sarta Anna Novellino, sono stato donati all'Ente Nazionale Sordi (ENS) onlus partenopeo, che provvederà a distribuirle. 

Le parole delle ideatrici

“Il Covid-19 non risparmia nessuno e ha modificato e modificherà per sempre le nostre abitudini, cambiando il nostro modo di vivere”, spiegano le due associazioni. “È il caso anche dei sordi che avranno delle palesi difficoltà nella comunicazione a causa dell'uso delle mascherine 'classiche' che impediscono la lettura del labiale”, affermano Leardi e Romano. “Le mascherine trasparenti che proteggono da virus e batteri ma lasciano scoperte le labbra già esistono ma sono poche, costose, e spesso introvabili, in America come in Italia”, aggiungono.
Al momento sono state realizzate 160 mascherine per adulti e 40 per bambini. “Nessuno può e deve essere dimenticato in questo momento molto difficile che stiamo vivendo. Siamo i primi in Italia ad aver avuto questo pensiero. È stato un lavoro lungo e paziente perché cucire queste mascherine in casa senza mezzi specializzati - consludono - non è stato facile”.

Ens: “Rischio di un maggiore isolamento”

“Queste persone - ha sottolineato la presidente dell'ENS Napoli, Elvira Sepe - qualora contraessero il virus rischiano, in virtù della loro disabilità, un'ospedalizzazione in totale isolamento e quindi ancora più dolorosa e solitaria di quanto già non sia. Persone che stanno vivendo queste settimane di incertezza in isolamento visto che la traduttrice Lis appare soltanto durante i bollettini della Protezione civile mentre è assente nella maggioranza degli approfondimenti, delle interviste ai medici e dei filmati”.
Secondo gli ultimi dati, in Italia, ogni anno nascono circa 2mila bambini con gravi problemi all'udito e, stando a un rapporto dell'INPS del 2017, nel nostro Paese sono 43.536 i sordi riconosciuti dalla legge come invalidi civili.