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Napoli, colpi di pistola contro l'auto di un esponente di "Libera"

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Gli agenti della Questura sono intervenuti in via Hemingway dopo una segnalazione e hanno notato un'auto con una ogiva conficcata nella carrozzeria, ma a terra non sono stati trovati bossoli

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Sono in corso le indagini della polizia di Napoli dopo il raid a colpi d'arma da fuoco contro l'associazione antimafia "Libera", nel quartiere Ponticelli di Napoli. Tre colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi intorno alla mezzanotte di ieri e uno ha raggiunto l'auto di Fabio Giuliani, un esponente dell'associazione. Gli agenti della Questura sono intervenuti in via Hemingway dopo una segnalazione e hanno notato l'auto con una ogiva conficcata nelle carrozzeria, ma a terra non sono stati trovati bossoli.

Esponente "Libera": "Sparatoria nonostante il coprifuoco"

Giuliani ha poi commentato la "stesa": "La mia auto è stata raggiunta da uno dei tre colpi esplosi: questo mi fa pensare che non sia io l'obiettivo del raid, ma la cosa incredibile è che malgrado il 'coprifuoco' imposto dall'emergenza sanitaria, con la gente chiusa in casa, ci sia qualcuno che se ne va in giro a sparare", le sue parole.

La solidarietà della Fondazione Polis della Regione Campania

Sulla vicenda è intervenuta anche la Fondazione Polis della Regione Campania: "Vogliamo manifestare la nostra più partecipe solidarietà a Fabio Giuliani, referente di Libera Campania e nostro consigliere di amministrazione", si legge in una nota. E ancora: "A prescindere dall'obiettivo dell'azione dimostrativa, sulla quale le indagini faranno il loro corso, tutti noi siamo vicini a Fabio e all'associazione Libera. Conosciamo il loro impegno sui temi delle vittime innocenti della criminalità e del riuso dei beni confiscati, della legalità e della cittadinanza responsabile, soprattutto tra i più giovani. Abbiamo condiviso e continueremo a condividere questo percorso prezioso perché riteniamo che sia la strada più efficace per sconfiggere il crimine. Non molleremo", aggiunge la Fondazione. "Nello stesso tempo la nostra gratitudine va alle Forze dell'Ordine, prontamente intervenute, anche per il costante e prezioso lavoro che svolgono insieme alla Magistratura, ancora più importante in vista di una recrudescenza criminale che non va sottovalutata e di fronte alla quale si deve rafforzare l'impegno della stessa antimafia sociale, in tutte le forme possibili, dalla vigilanza civile alla solidarietà verso gli strati della popolazione più disagiati. In tal senso anche la Fondazione Polis si accinge a fare la propria parte, a favore dei familiari delle vittime innocenti della criminalità che vivono in condizioni economiche difficili", conclude la nota.