L'Unità di Crisi della Regione Campania ha reso noto l'esito delle analisi sui tamponi eseguiti ieri per accertare la positività al Covid-19. Risultano 170 nuovi casi su 1086 tamponi eseguiti, per un totale di 1752 contagi totali
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania
L'Unità di Crisi della Regione Campania ha reso noto l'esito delle analisi sui tamponi eseguiti ieri per accertare la positività al Covid-19. Risultano 170 nuovi casi su 1086 tamponi eseguiti, per un totale di 1752 contagi totali. A Napoli è morto un autista del 118 positivo al coronavirus, a Salerno, invece, è deceduto un uomo di 38 anni. Nel frattempo, l'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta è stata individuata dalla Regione, insieme alla Federico II, quale struttura di riferimento per la gestione delle gravide positive al Covid-19. La situazione ha Napoli, intanto, è di 407 positivi e 12 persone in terapia intensiva (LA DIRETTA).
19:19 - Sindaci Ischia sollecitano Asl: "Oltre 40 in attesa di esiti test"
I sindaci dell'isola d'Ischia hanno inviato una lettera al direttore dell'ASL Napoli, 2 Antonio D'Amore, per sollecitare procedure più rapide per la effettuazione dei tamponi per la diagnosi del Covid 19. Nella lettera, indirizzata anche al governatore campano Vincenzo De Luca, al prefetto ed alla task force regionale della Protezione Civile, i primi cittadini affermano che sull'isola ci sono "oltre 40 pazienti in attesa di conoscere l'esito del tampone o addirittura in attesa della sua effettuazione, anche ad oltre sette giorni dalla richiesta" e ricordano le numerose criticità della sanità isolana che ad oggi si trova a dover gestire quasi 30 casi di pazienti contagiati dal coronavirus. I sindaci chiedono lo screening con i kit per le analisi veloci, da effettuare anche con postazioni mobili come sta avvenendo in alcune località della provincia di Napoli ed anche per pazienti non sintomatici, e ribadiscono che"solo la rapida conoscenza degli esiti dei tamponi permetterebbe di isolare con rapidità i casi positivi, predisporre le collocazioni nelle strutture dedicate e di interrompere la catena del contagio".
18:55 - Ad Afragola 29 contagiati
"Devo purtroppo informarvi che il dipartimento di prevenzione Asl 2 Napoli Nord mi ha comunicato che altri nove cittadini afragolesi sono risultati positivi al tampone 'Sars Cov2', portando il numero dei contagiati a 29". Lo annuncia, in un comunicato alla cittadinanza, il sindaco di Afragola (in provincia di Napoli), Claudio Grillo: "I 9 pazienti - informa il primo cittadino - sono stati sottoposti ad isolamento e sorveglianza sanitaria e quasi tutti fanno parte di nuclei familiari già monitorati, in quanto alcuni dei componenti delle famiglie interessate erano risultati positivi al tampone 'Sars Cov2'. A fronte di queste notizie, pur dando atto della massima collaborazione che ogni afragolese sta mettendo in campo, devo invitarvi in maniera ancora piu' stringente ad essere meticolosamente attenti a tutte, dico tutte, le prescrizioni che in questi giorni e in queste ore vi vengono date".
18:20 - Salgono a 11 i positivi a Somma Vesuviana
"A Somma Vesuviana siamo a 11 casi di Coronavirus ma sono in corso analisi su altri tamponi ed abbiamo 100 persone in sorveglianza fiduciaria domiciliare. Domani arriverà la Polizia Provinciale ed abbiamo chiesto anche l'Esercito". Lo ha annunciato il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno: "Rinnovo l'appello alla popolazione ad uscire solo per comprovate necessità indicate nei decreti, non affollare i supermercati e le farmacie. Ricordo che le comprovate esigenze sono di natura lavorativa per quelle attività che possono restare aperte".
18:13 - Altri due casi a Pozzuoli: i casi aumentano a 26
Altri due casi di persone contagiate si sono avuti oggi a Pozzuoli: salgono a 6 i positivi nelle ultime 48 ore, il bilancio più grave dall'inizio della crisi. Il totale è 26, di cui 19 attualmente contagiati (3 ospedalizzati e 16 in isolamento domiciliare), 2 in via di guarigione, una persona guarita definitivamente e quattro decessi.
18:12 - Comitato Vele a Scampia: "Serve reddito di quarantena"
"Non bastano i pacchi alimentari, servono un reddito di quarantena universale subito e un lavoro utile e dignitoso appena l'epidemia sarà superata". Lo chiede il "Comitato Vele", che raccoglie precari e disoccupati del quartiere Scampia, alla periferia di Napoli. Oggi su una delle Vele, gli edifici simbolo del degrado di questo territorio, è stato affisso uno striscione per ricordare che "La miseria uccide più dell'epidemia" e per chiedere "reddito per tutti". In un documento inviato ai media, il comitato avverte: "Non vogliamo elemosine ma futuro. Reddito di quarantena e lavoro utile e dignitoso per tutti, ce li prenderemo con la forza, non un passo indietro".
17:03 - Imprenditori donano 10 ventilatori all'ospedale di Scafati
Un gruppo di imprenditori e professionisti di Scafati e Sant'Antonio Abate ha donato dieci ventilatori polmonari e un ecografo portatile a tre sonde all'ospedale "Mauro Scarlato" di Scafati, tra i presidi ospedalieri territoriali in prima linea per fronteggiare l'emergenza Covid19.
16:42 - De Luca: "Controlli in tutte le case di riposo"
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto ai direttori generali di tutte le Asl di disporre "con la massima urgenza" ulteriori e accurati controlli presso le Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) sull'intero territorio regionale. Il governatore chiede agli enti anche di assicurare "ogni supporto utile a prevenire contagi sia tra gli operatori che tra gli ospiti delle strutture".
16:18 - In Campania 360mila lavoratori in nero senza aiuti
In Campania il tasso di lavoro nero è stimato al 20 per cento, a fronte di un 13,1 per cento di media italiana. Su un milione e 800mila lavoratori nella regione, dunque, lavorano in modo irregolare circa 360.000 persone. I dati sono quelli dell'Istat relativi al 2018, disponibili nello studio dell'Istituto sul sommerso, che fa parte del pil italiano anche se irregolare. Delio Miotti, dirigente di ricerca dello Svimez, spiega: "Una platea enorme, che al momento è esclusa da ogni forma di tutela del Cura Italia, non può avere accesso alla cassa integrazione né verrà pagata dai datori di lavoro per quelle attività che sono ferme. Una larga fetta di chi lavora a nero prende però il reddito di cittadinanza che integrava con il lavoro. I settori più colpiti sono i servizi, intesi come lavoratori a nero in commercio, turismo, ristorazione, artigianato, camerieri, ma anche ad esempio le shampiste. Non si tratta di grandi evasori, ma di lavoratori considerati marginali in un mercato del lavoro segmentato e attribuibile alla fragilità del nostro sistema economico. E poi bisogna pensare agli immigrati che lavoravano a nero e che non hanno hanno neanche il reddito di cittadinanza".
16:14 - Sindaco Ercolano: "Qui povertà aumentata del 30%"
"La povertà qui è aumentata del 30% da quando è iniziata l'emergenza ed è un dato gravissimo". Così il sindaco Ciro Buonajuto (di Italia Viva), che spiega: "Si tratta di famiglie e persone senza tutele perché nella gran parte dei casi svolgono un lavoro saltuario e sono le prime a pagarne le conseguenze. Adesso sono loro a soffrirne, ma nel giro di un mese questa condizione potrà estendersi anche ad altri settori come quello dei liberi professionisti". Buonajuto è preoccupato per il risvolto sociale: "Tra ieri e oggi mi sono arrivati circa cento messaggi di persone che dicono di non riuscire ad andare avanti. C'è una donna che mi ha raccontato di essere stata costretta a vendere l'anello per poter andare a fare la spesa. Una storia che mi ha stretto il cuore". Per arginare l'ondata di povertà, il primo cittadino ha deciso di intervenire in prima persona. "Devolverò una parte della mia indennità per l'acquisto di pacchi alimentari destinati ai Servizi Sociali che li consegneranno alle famiglie già presenti negli elenchi. Non li consegnerò di persona e non voglio neanche sapere a chi andranno, ma già da domani saranno una prima forma di sostegno immediato per decine di famiglie", racconta e scrive anche sulla pagina facebook.
16:11 - Benevento, 3 pazienti trasferiti da casa di cura in ospedale
Tre pazienti, ricoverati nella casa di cura Villa margherita di Benevento dove è esploso il primo vero focolaio da Covid 19 nel Sannio, sono stati trasferiti nell'ospedale "San Pio" di Benevento. Lo rende noto Mario Ferrante, direttore generale dell'azienda ospedaliera sannita, dove in tutto sono 26 i pazienti ricoverati per coronavirus, 21 dei quali residenti nel Sannio. Intanto, proprio dal "San Pio", giunge una notizia positiva: un paziente, il primo tra gli ammalati critici positivi al virus della provincia di Benevento, ha lasciato questa mattina la terapia intensiva, con condizioni generali soddisfacenti ed autonomia ventilatoria e non necessita di supporto respiratorio.
16:10 - A Napoli 407 positivi, 12 in terapia intensiva
Dall'inizio dell'emergenza, il totale dei positivi al Covid-19 nella città di Napoli è di 407. Il Comune di Napoli ha diffuso i dati giornalieri riferiti alle ore 12 di oggi. Gli asintomatici sono 52, i ricoverati in ospedale sono 108 di cui 12 in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 273. I deceduti sono 24 mentre i clinicamente guariti sono 65.
15:35 – Da azienda cinese 25mila mascherine ad Asl Napoli 2
Venticinquemila mascherine FFp2 per la sicurezza degli operatori, per un valore di 150mila euro. È questo il dono che l’Asl Napoli 2 Nord ha ricevuto dalla Aukey Tecnology, un'azienda con base a Shenzen, in Cina, a seguito di un contatto avviato tra il Dipartimento farmaceutico dell'Azienda sanitaria, diretto da Mariano Fusco e Alessandro Cormio, direttore creativo del reparto del Marketing di Prodotto della multinazionale cinese.
15:23 – Ospedale Caserta struttura di riferimento per donne incinte positiva
L'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta è stata individuata dalla Regione, insieme alla Federico II, quale struttura di riferimento per la gestione delle gravide positive al Covid-19. "In particolare ci è stata richiesta - spiega il commissario straordinario dell'ospedale casertano Carmine Mariano - la disponibilità di posti letto da riservare alle donne gravide COVID-19 positive con rischio ostetrico-ginecologico e alle partorienti che necessitano di sorveglianza continua".
Intanto, proprio a Caserta, il sindaco Carlo Marino ha annunciato un'ulteriore caso di positività al coronavirus (quindicesimo caso nel capoluogo), strigliando ancora una volta la cittadinanza e richiamandola al rispetto delle prescrizioni imposte da Governo e Regione.
13:54 - Napoli; in una settimana 700 richieste di generi alimentari
Sono arrivate circa 700 chiamate in una settimana al numero attivato dal Comune di Napoli per richiedere la consegna di generi alimentari, riservato alle famiglie indigenti. Una media di 100 richieste di aiuto al giorno. ''Il rischio concreto - ha spiegato l'assessore comunale al Welfare, Monica Buonanno - è che si creino nuove fragilità che possono trasformarsi in marginalità, allargando la platea di coloro che sono esclusi dal sistema non solo economico ma anche educativo e sociale. Chi non può permettersi di pagare un fitto è altamente probabile che non possa permettersi di mandare i figli a scuola innescando una catena e un pregiudizio per il futuro''.
13:49 - Reparto di terapia intensiva del Policlinico di Napoli riconvertito per Covid
L'intera terapia intensiva del Policlinico Federico II convertita in reparto Covid-19. Diventano così 17 i posti letto a disposizione dell'emergenza, di cui 6 attivati lo scorso venerdì e 5 attivi da ieri, a cui si aggiungono gli ultimi messi a disposizione con il completamento della conversione in reparto per accogliere i pazienti positivi al coronavirus. Sono stati, inoltre, completati i lavori di adeguamento e, a breve, si avrà un ulteriore incremento di 10 posti letto, sempre in terapia intensiva. L'Azienda universitaria ospedaliera Federico II di Napoli ha attivi allo stato 16 posti di malattie infettive; dalla prossima settimana, saranno attivi anche altri 12 posti letto.
"Ogni reparto - spiega il direttore generale Anna Iervolino - ha zone filtro che sono determinanti, perché la sicurezza degli operatori dipende non solo dai dispositivi di protezione individuale, i Dpi, ma anche dall'organizzazione dei percorsi, che devono essere tali che anche l'operatore che assiste il paziente Covid non contamini altri ambienti". Gli operatori entrano in una zona filtro, poi in una stanza dove si indossano i dispositivi di protezione individuale. Quando si esce dalle stanze di degenza Covid si segue un altro percorso, il cosiddetto 'sporco' che consente di abbandonare in sicurezza i dpi usati, ci si disinfetta e poi si esce per avere accesso alle altre zone di medicheria, osservazione, farmaci e così via. Tutti i reparti Covid finora attivati sono separati da quelli comuni. Le attività per i cronici e gli oncologici continuano ed è essenziale garantire che questi pazienti fragili, in genere immunodepressi, non entrino in contatto con i pazienti Covid positivi. "Purtroppo questa epidemia ci lascerà ferite profonde ma speriamo che tutto il lavoro e i sacrifici di questi giorni possano garantire ai pazienti, Covid e non, le cure e l'assistenza necessari - conclude Iervolino -. Siamo a lavoro per questo, il nostro impegno continua".
13:44 - Salerno, morto un paziente 38enne di Sarno
E' deceduto all'ospedale Ruggi di Salerno un 38enne di Sarno (Salerno), positivo a coronavirus e ricoverato dallo scorso 17 marzo. L'uomo, da quanto si apprende, non aveva patologie pregresse. Le sue condizioni erano preoccupanti e negli ultimi giorni sono precipitate. A comunicare la notizia è stato il sindaco Giuseppe Canfora. "Sarno si stringe nel profondo dolore di questo momento. È venuto a mancare un nostro concittadino che stava combattendo la sua dura battaglia contro il coronavirus". Il primo cittadino di Sarno ha sottolineato anche che "la guerra contro il coronavirus deve vederci tutti in prima linea. Lo dobbiamo ai tanti che soffrono negli ospedali, lo dobbiamo alle tante persone che ci stanno lasciando".
12:38 – Napoli, Mostra d'Oltremare sarà centro raccolta di generi di prima necessità
La Mostra d'Oltremare sarà il luogo in cui il Comune di Napoli convoglierà tutti i generi di prima necessità, dagli alimenti alle medicine, che donatori pubblici e privati, enti e persone fisiche, intendono mettere a disposizione dell'amministrazione per consegnarli a chi è in difficoltà. Lo annuncia sui social il sindaco, Luigi de Magistris, che aggiunge: ''Da domani ci sarà un massiccio potenziamento dell'azione della macchina organizzativa nel contrasto alle povertà. La splendida catena di solidarietà che si è messa in cammino troverà la sua logistica lì dove poi sarà cura della nostra task force procedere alla distribuzione ai bisognosi, con la massima rapidità, attraverso i dipendenti comunali e delle partecipate, i volontari e la rete del terzo settore''.
12:34 - De Magistris: “Conte ha riconosciuto il ruolo dei sindaci”
''È importante che il presidente del Consiglio Conte abbia di fatto riconosciuto che i sindaci d'Italia sono i baluardi della tenuta democratica e della coesione del nostro Paese, consegnando a noi l'onere di far fronte, con poche armi, a una tragedia sociale di dimensioni epocali. Abbiamo come sempre il cerino in mano che brucia ma ci sentiamo meno soli e Napoli e la nostra amministrazione, con orgoglio, audacia e coraggio hanno svolto un ruolo decisivo per questo importante risultato'', ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all'indomani dello stanziamento di risorse che l'esecutivo destina ai Comuni per il sostegno alle povertà. ''Siamo orgogliosi - prosegue - che numerose misure già prese dalla nostra amministrazione siano state ieri sostenute dal Governo. Il presidente Conte, il Governo e la maggioranza politica che lo sostiene devono adesso istituire immediatamente il reddito di quarantena almeno fino alla fine dell'emergenza nazionale a sostegno di chi è rimasto privo di reddito e liquidità''.
10:47 - Sindaco di Pozzuoli: "Quattro nuovi casi"
A Pozzuoli, negli ultimi due giorni, si sono registrati 4 nuovi casi. Lo rende noto il sindaco, Vincenzo Figliolia sul proprio profilo Facebook. In corso da parte dell'Asl Napoli 2 Nord la ricostruzione del link epidemiologico delle persone colpite da contagio. In totale nel capoluogo flegreo dal 1 marzo, giorno in cui si è registrato il primo evento da Covid 19, si sono avuti 24 casi, di cui 17 sono in cura, tre in struttura sanitaria e 14 in isolamento domiciliare, una persona guarita, due in via di guarigione e 4 decessi. "Oggi stiamo scontando gli errori di chi non ha rispettato le direttive per tutelare la salute di noi tutti, tra persone rientrate dalle aree del focolaio e persone che hanno continuato con normalità la propria vita. Qui si rischia di fermarlo il futuro se non ci atteniamo scrupolosamente a tutte le prescrizioni!", ha sottolineato Figliolia.
10:46 - Il sindaco di Torre del greco: "Primi due guariti"
"Abbiamo i primi due guariti dal Coronavirus anche a Torre del Greco''. Lo dichiara il sindaco della città del Napoletano, Giovanni Palomba, dopo il consueto aggiornamento con l'Asl Napoli 3 Sud, condiviso dal Centro operativo comunale in seduta permanente a palazzo Baronale. Scende così a 41 il dato complessivo dei cittadini positivi certificati: 19 sono quelli ospedalizzati, con il ritorno a casa di un cittadino, e 22 le persone poste in isolamento presso la propria abitazione. ''Finalmente una buona notizia anche per la nostra comunità - prosegue Palomba -. Dobbiamo tuttavia continuare ad osservare, con intransigenza e rigore, i dispositivi governativi''.
9.01 - Campania, 170 nuovi positivi
L'Unità di Crisi della Regione Campania ha reso noto l'esito delle analisi sui tamponi eseguiti ieri per accertare la positività al Covid-19. Risultano 170 nuovi casi su 1086 tamponi eseguiti, per un totale di 1752 contagi totali. In particolare all'Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 426 tamponi di cui 73 risultati positivi; Ospedale Ruggi di Salerno: esaminati 242 tamponi di cui 16 risultati positivi; Ospedale Moscati di Aversa: sono stati esaminati 25 tamponi, nessuno è risultato positivo; Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 117 tamponi, di cui 21 risultati positivi; Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 63 tamponi di cui 16 risultati positivi; Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli: sono stati analizzati 67 tamponi di cui 13 risultati positivi; Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola: sono stati esaminati 62 tamponi di cui 11 risultati positivi; Azienda ospedaliera San Pio di Benevento: sono stati esaminati 25 tamponi di cui 10 positivi; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 59 tamponi di cui 10 risultati positivi.
8.01 - Morto autista del 118 a Napoli
E' morto ieri nell'ospedale di Pozzuoli E.L., 46 anni, autista del servizio 118 della Asl Napoli 2 Nord per conto di una associazione di volontariato, positivo al coronavirus. Secondo la Asl era giunto in ospedale in condizioni molto gravi anche a causa di patologie pregresse. La sua morte riaccende il dibattito sulla sicurezza degli operatori: i sindacati di categoria tornano a chiedere misure di protezione più rigorose per chi opera in prima linea. Replica la Asl Napoli 2 Nord: "Gli equipaggi del 118 effettuano gli interventi di soccorso sulla base di una valutazione telefonica della Centrale che segnala eventuali casi di pazienti COVID19, così da permettere agli operatori di indossare le tute di contenimento, i visori, le maschere, i guanti e i calzari. Per tutti gli altri casi, l'ASL ha dato indicazione a medici, infermieri, autisti e volontari di indossare sempre la mascherina di protezione e i guanti. Tali presidi vengono assicurati dall'Azienda anche ai volontari".
8.00 - La Regione proroga sospensione attività fino al 14 aprile
Fino al 14 aprile prossimo - ferme restando le misure statali e regionali vigenti - in Campania il presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca ha prorogato la sospensione delle attività e dei servizi di ristorazione, di pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, e la consegna a domicilio dei loro prodotti. La nuova ordinanza limita le consegne per i supermercati e gli altri esercizi di vendita di beni di prima necessità. Le consegne a domicilio possono essere effettuate soltanto per prodotti confezionati e da parte di personale protetto con appositi Dispositivi di Protezione individuale. E' vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, anche di generi alimentari. Sono esclusi dal divieto - precisa l' ordinanza di De Luca - i negozi che si trovano nelle aree mercatali.