L'uomo, accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, è stato trovato in possesso delle anfore, una betica risalente al II-III secolo a.C. e una greco-italica risalente al IV secolo a.C, del valore di diverse decine di migliaia di euro
Due anfore antiche, di grande pregio e in buono stato di conservazione, sono state sequestrate a un imprenditore di Torre del Greco indagato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il provvedimento è stato eseguito dal Comando provinciale della guardia di finanza di Napoli.
I reperti ritrovati
Durante l'esecuzione del sequestro preventivo per equivalente disposto dal Gip di Torre Annunziata, finalizzato a ricercare beni che potessero soddisfare le pretese erariali sorte da un debito tributario di 300.000 euro, i militari hanno scoperto a casa dell'imprenditore, ex miticoltore, le anfore antiche, una betica risalente al II-III secolo a.C., e una greco-italica risalente al IV secolo a.C. Le perizie tecniche condotte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Napoli hanno confermato che le anfore ritrovate costituiscono preziosi reperti storici, appartenenti all'era greco-romana, trafugate dai fondali marini. Il loro valore, sul mercato nero, è di diverse decine di migliaia di euro. I preziosi reperti sono stati sequestrati e il responsabile è stato segnalato alla Procura per violazioni al Codice dei Beni Culturali e, quindi, per reati che si andranno a sommare alle imputazioni già pendenti in materia tributaria.