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Mostre a Napoli: cosa fare nel weekend del 2-3 novembre

Campania

Torna l'iniziativa "Domenica al Museo" con tanti siti a cui si potrà accedere gratuitamente. Da non perdere "Branding Dalí. La costruzione di un mito" a Palazzo Fondi 

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Tanti i grandi artisti ospitati nei musei della città. Alla Basilica della Pietrasanta è allestita la mostra dedicata ad Andy Warhol, a Palazzo delle Arti Napoli è esposta "Joan Miró. Il linguaggio dei segni", mentre al Mann ci sono le opere del "World Press Photo Exhibition 2019"

Mostre ed eventi che inaugurano questa settimana

Il 3 novembre torna l'iniziativa “Domenica al Museo”

Musei aperti per il 3 novembre con l'iniziativa "Domenica al Museo" promossa dal ministero per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo che prevede l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura dello Stato, ogni prima domenica del mese. A Napoli si potranno visitare i seguenti si museali: Museo Madre, Palazzo Reale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze, Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento, Certosa e Museo di San Martino e il Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana.

Mostre ed eventi in corso a Napoli a novembre 2019

"Branding Dalí. La costruzione di un mito" a Palazzo Fondi

"Branding Dalí. La costruzione di un mito" è il titolo della mostra ospitata a Napoli che mette in luce l'operazione di auto- branding attuata dall'artista catalano durante la sua vita in anticipo sulla definizione medesima di brand. Allestita a palazzo Fondi dal 25 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020, la mostra prende in considerazione una produzione sicuramente meno nota al grande pubblico, che tuttavia aiuta a capire come il processo di "dalinizzazione" perseguito insistentemente dal grande surrealista, si servisse di canali che esulano dall'ambito dell'arte pittorica tradizionalmente intesa. Nella mostra sono presentate serie grafiche, manifesti, libri, oggetti in porcellana, vetro, argento, terracotta, per un insieme di più di 150 opere, provenienti dalla collezione privata di uno dei segretari personali di Dalí e realizzate tra gli anni '50 e gli anni '80.

Il "World Press Photo Exhibition 2019" al Mann

Il grande fotogiornalismo incontra l'arte classica: il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita il "World Press Photo Exhibition 2019". Nell'atrio del MANN apre il percorso di 144 foto la Photo of The Year 2019: “Crying Girl on the Border” di John Moore (Getty Image), l'immagine di una bambina honduregna di due anni che piange disperatamente mentre sua madre viene perquisita da un agente della polizia di frontiera americana al confine con il Messico. La tappa partenopea è organizzata da CIME in partnership con il MANN, (fino all'11 novembre 2019). Ogni anno, migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, El Pais si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso di fotogiornalismo. Le foto vincitrici di quest'anno sono state scelte tra i 78.801 scatti di 4.738 fotografi che hanno partecipato al concorso da 129 paesi diversi. La novità di quest'anno è il premio World Press Photo Story of the Year, assegnato all'olandese Pieter Ten Hoopen con il progetto The Migrant Caravan: un foto-racconto, realizzato tra ottobre e novembre 2018, dedicato all'immigrazione ed alla più grande carovana di migranti partita dall'Honduras e diretta negli Stati Uniti.

Andy Warhol alla Basilica della Pietrasanta

Sono oltre 200 le opere di Andy Warhol che napoletani e turisti potranno ammirare fino al 23 febbraio 2020 alla Basilica della Pietrasanta, nel cuore del centro storico di Napoli. L'esposizione, promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni e in collaborazione con l'associazione Pietrasanta Polo culturale Onlus e Art Motors. La mostra regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d'arte a partire dal secondo dopoguerra: immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l'Italia. In sette sezioni arriva così nel capoluogo campano quel mondo pop che ha segnato l'ascesa di Warhol come l'artista che ha stravolto in modo radicale qualunque definizione estetica precedente attraverso miti dello star system e del merchandaising come le intramontabili Campbell's Soup, il ritratto serigrafato di Marylin, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

"Joan Miró. Il linguaggio dei segni" a Palazzo delle Arti Napoli

Ottanta opere di Joan Mirò provenienti dalla collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto, a partire dal 25 settembre, rappresenteranno il cuore della mostra al Palazzo delle Arti Napoli: "Joan Miró. Il linguaggio dei segni", tra le esposizioni più importanti della stagione autunnale napoletana. Le opere ripercorreranno più di sei decenni di attività creativa, dal 1924 al 1981, in cui Miró sviluppa un linguaggio formale che trasforma l'arte del XX secolo. Un'opera del 1924, Ballerina, che aprirà il percorso dell'esposizione, permetterà di iniziare a conoscere lo straordinario talento dell'artista catalano. La mostra resterà aperta fino al 23 febbraio.

A Capodimonte una "Napoli di lava, porcellana e musica"

Come in una favola, alla scoperta di un Regno. Al Museo e Real Bosco di Capodimonte si tiene la mostra "Napoli di lava, porcellana e musica", a cura di Sylvain Bellenger (fino al 21 giugno 2020), promossa con il Teatro di San Carlo di Napoli. Le 19 sale dell'Appartamento Reale sono riproposte in una scenografia ideata dall'artista francese Hubert le Gall come per un'opera musicale, dedicate ognuna ad un tema, dalla musica sacra al Gran Tour, dall'eruzione ai Pulcinella. Protagonisti del percorso sono la sartoria del lirico napoletano oggi diretta da Giusi Giustino (con 150 costumi da Ungaro a Nicoletti) e le porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte (in mostra oltre 300 pezzi sui mille complessivi dell'itinerario).

Omaggio a Bud Spencer a Palazzo Reale

Attore e icona italiana nel mondo, atleta valoroso campione di umanità e simpatia, ma anche imprenditore, pilota, scrittore, compositore, cantante, persino inventore: si racconterà con la sua voce in una mostra multimediale, il 'grande' Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, morto nel 2016. Ad ospitare l'originale esposizione, dal 13 settembre all'8 dicembre, una sede prestigiosa, la sala Sala Dorica del Palazzo Reale di Napoli, a pochi passi dalla casa dove l'artista nacque novant'anni fa, a Santa Lucia. Una statua nel centro di Budapest (e una a Livorno), una piscina in Germania, paese in cui è adorato ('sich budspenceren', ovvero 'picchiare come Bud Spencer' è diventato un verbo), ma è la sua Napoli che gli riserverà il primo grande tributo italiano.

Le mostre da non perdere nel resto della Campania

Alla Reggia di Caserta "Da Artemisia a Hackert"

"Da Artemisia a Hackert. Storia di un antiquario collezionista alla Reggia", 112 dipinti che l'antiquario italiano Cesare Lampronti, la cui galleria è a Londra, ha prestato per quattro mesi alla pinacoteca del Palazzo Vanvitelliano. La mostra, inaugurata lunedì 16 settembre, sarà visitabile fino al 16 gennaio 2020. La mostra nasce dall'idea di avvicinare il mondo del collezionismo privato e delle Gallerie d'arte a quello dei Musei, intesi come luoghi deputati alla fruizione e alla valorizzazione culturale per "pubblici" sempre più eterogenei. Per l'occasione sarà esposto per la prima volta a Caserta il Porto di Salerno di Jakob Philipp Hackert, che è il "pezzo" mancante della serie dei Porti realizzata da Hackert per il re Ferdinando IV di Borbone. La mostra, quindi, diventa così occasione per mostrare ai visitatori l'intera serie dei Porti del Regno, recentemente restaurata.

Eventi per bambini

"Dinosauri in Carne e Ossa" all'oasi WWF degli Astroni

Fino al 10 Novembre nei weekend e nei festivi è possibile visitare la mostra "Dinosauri in Carne e Ossa". L'esposizione si trova nell'Oasi WWF degli Astroni ad Agnano a Napoli. Lungo il percorso, situato nella riserva naturale a pochi passi dal centro di Napoli, sono riprodotti 30 dinosauri a grandezza naturale.