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Ercolano, rapinò una donna insieme alla compagna: arrestato grazie a Facebook

Campania
Foto di archivio (Fotogramma)

L’uomo si era rasato barba e capelli per non farsi riconoscere ma i carabinieri lo hanno individuato tramite il suo profilo sul social network. Ora si trova in carcere 

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Si era tagliato barba e capelli per non farsi riconoscere dopo una rapina commessa dieci giorni fa insieme alla sua compagna, ma è stato rintracciato grazie al profilo Facebook. Pasquale Borragine, 30 anni, ritenuto vicino al clan Birra-Iacomino di Ercolano, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di concorso in rapina aggravata.

La rapina e l’inseguimento

L'episodio è accaduto la sera del 15 luglio lungo via delle Magnolie a Massa di Somma (Napoli). Un brigadiere dei carabinieri fuori servizio era stato richiamato dalle urla di una donna, alla quale un uomo aveva puntato un coltello alla gola per rapinarla della borsa. Il malvivente era poi salito a bordo di un’auto guidata da una giovane donna per fuggire in direzione di Cercola. Il militare ha subito chimato i rinforzi ed è cominciato un inseguimento che si è concluso in via Giordano, dove i due rapinatori si sono fermati per scappare a piedi. Qui gli agenti hanno bloccato la donna, Cristina Manzo, 25 anni, di Napoli, accusata di concorso in rapina aggravata e ricettazione poiché l'auto utilizzata per la rapina è risultata rubata il giorno stesso a Barra, periferia orientale di Napoli.

L’arresto

L'uomo, inseguito dai militari, ha scavalcato le mura di cinta della Circumvesuviana per continuare la fuga sui binari e poi nei terreni limitrofi, dileguandosi. Tuttavia, le ricerche per identificarlo non si sono mai fermate e, grazie alla descrizione del brigadiere, i militari sono risaliti al profilo Facebook di Pasquale Borragine. L’uomo, dopo la rapina, si era rasato la barba e i capelli per rendere più difficile il riconoscimento. I carabinieri qualche giorno fa stavano per eseguire un controllo presso lo stabilimento della Manzo, quando il ricercato, che aveva notato l'auto dei militari, è apparso sul tetto dell'edificio. Un carabiniere è riuscito quindi a bloccarlo e ad arrestarlo. Borragine è stato sottoposto a fermo e condotto in carcere. Il Gip ha convalidato il fermo.